Mi ero perso l’inaugurazione di Verona a due passi dal balcone di Giulietta nel mese di novembre. Non potevo perdermi una visita del secondo ‘autonomous store’ a Trento aperto a maggio dalla cooperativa Dao Conad. La prima impressione è che l’evoluzione tecnologica, rispetto ai primi Amazon Go, è notevole. Non siamo ancora al “telepass” autostradale ma poco ci manca. Per questo il confronto tra favorevoli e scettici alle casse senza cassiere, dovrebbe spostarsi sul “quando” il nuovo sistema sostituirà inevitabilmente il tradizionale modello piuttosto che perdere tempo sui limiti organizzativi e tecnologici ancora presenti.
Un negozio di vicinato di poco più di 200 metri quadri in piazza Santa Maria Maggiore dove ha sede la chiesa più importante di Trento, insieme al Duomo, costruita nel Cinquecento in occasione del Concilio Tridentino. Bellissimo il campanile (il più alto della città con i suoi 53 metri). Una piazza molto bella sottratta al degrado da poco anche attraverso l’apertura di nuove attività economiche a cominciare proprio dal “Tuday Conad”. Nel negozio si può pagare con l’apposita app, oppure con carta o bancomat. Il personale c’è. La tecnologia, come è evidente, non svuota il negozio dagli addetti. Il lavoro di queste persone è prestare attenzione ai clienti, non passare ore a scansionare prodotti seduti alla cassa.
Nel punto vendita, c’è di tutto. E la convenienza non cambia rispetto ad altri store. Interessante la bilancia per l’ortofrutta. Ogni prodotto posizionato viene riconosciuto e visualizzato sullo schermo della bilancia SM-6000 AI – DIGI Italia (Gruppo TERAOKA) che consente la conferma della scelta con un semplice tocco, senza la necessità di numeri o codici. Un avanzamento tecnologico esportabile anche nei supermercati tradizionali. Un passo in avanti verso la semplificazione della spesa quotidiana.
Centrali i protagonisti: retailer e partner tecnologico.
Innanzitutto la cooperativa Dao (Dettaglianti Alimentari Organizzati) che gestisce in Trentino e nelle province vicine 280 punti vendita a marchio Conad. DAO nasce come gruppo nel 1962 dalla volontà di 20 alimentaristi della città di Trento. Oggi i soci sono più di 120. Dal 2004 opera come centro distributivo Conad per le province di Trento, Bolzano, Verona, Vicenza e Belluno e sono presenti nelle province di Brescia e Bergamo con l’insegna Maxì. Il fatturato di tutto il gruppo, comprensivo delle società partecipate, ammonta a 422 milioni di Euro, con un incremento del 13% rispetto al 2022. Il numero totale dei collaboratori sfiora le 2000 persone. In Trentino nelle zone montane che spesso contano meno di 1000 abitanti, i negozi ad insegna Conad insieme a quelli di Sait (Coop) rappresentano una fonte sicura e affidabile di approvvigionamento.
Aggiungo che nel 1992 DAO ha contribuito alla fondazione di Eurospin, della quale detiene il 25% delle quote che oggi guarda con ottimismo all’esportazione della “spesa intelligente” nei Paesi confinanti. Ed è singolare che, alla conquista di nuovi mercati, si muova il leader italiano dei discount e non altri. I “Penasa boys” spaziano tra formati distributivi diversi, concorrenza, leader di mercato confermando, oltre alle loro qualità professionali, quello che penso da tempo e cioè che format, modelli distributivi e politiche commerciali differenti sono assolutamente compatibili all’interno di una strategia che li sappia integrare con intelligenza. Si può crescere anche così.
“Siamo un’impresa cooperativa trentina – sono le parole in una recente intervista di Alessandro Penasa, direttore generale di Dao Cooperativa – e come tale abbiamo colto con orgoglio l’opportunità di aggiungere valore al nostro territorio. Abbiamo studiato questa seconda apertura per la nostra comunità e la sua offerta, proprio nel centro di Trento senza snaturare un’identità ben salda. Il Tuday Prendi&Vai di Trento unisce ciò abbiamo dimostrato in oltre 60 anni di attività nel food retail e aggiunge la spinta innovativa, la visione sistemica di impresa e territorio, la voglia di partecipare al futuro della città, coinvolgendo chi la vive”. Visione, risorse e radicamento territoriale. È la più piccola delle cinque cooperative Conad ma sulla qualità dei soci e del management non si discute.
Dall’altra parte il partner tecnologico: Sensei. Una startup di computer vision con sede a Lisbona, leader nella fornitura di tecnologia autonoma per sistemi di acquisto senza cassa. Il Portogallo, non va sottovalutato, conta ben sei hub tra i 125 più innovativi d’Europa, secondo la classifica “Europe’s Leading Start-up Hubs” del Financial Times. La startup portoghese conta già l’implementazione di diversi negozi autonomi in Europa e Sud America.
Come Amazon Go, la tecnologia Sensei offre una piattaforma tecnologica proprietaria che, utilizzando una combinazione di telecamere, sensori e algoritmi di intelligenza artificiale, è in grado di automatizzare i negozi, sia nuovi che esistenti, per offrire un’esperienza di acquisto veloce, comoda e fluida. Allo stesso tempo, i rivenditori sono in grado di gestire il proprio inventario in tempo reale e di accedere a dati unici sui propri clienti e su come interagiscono con il proprio negozio e i propri prodotti. Il progetto è stato reso possibile grazie alla preziosa partnership con System Retail, software house italiana appartenente al Gruppo Custom.
Vasco Portugal, CEO di Sensei, spiega come è possibile garantire che i clienti non tecnologici non rimangano indietro. “Nel Regno Unito, in questo momento, ci sono diversi rivenditori che stanno facendo test. Siamo nella fase in cui stiamo cercando di adattare la “tecnologia all’esperienza di acquisto” nei negozi, cercando di trovare il giusto equilibrio. Secondo il CEO di Sensei “in futuro sarà importante per i rivenditori fare in modo che lo shopping online e quello offline siano “tutti parte dello stesso disegno”, il che al momento rappresenta una sfida poiché vengono trattati come unità aziendali separate. “Digitalizzare il negozio ti consente di trattare le operazioni di vendita al dettaglio come una sola, ma con modi diversi con l’obiettivo di arrivare al cliente finale”, afferma Portugal.
“Il futuro è omnicanale: sfruttare tutte le alternative che hai, a patto che si rendano convenienti. Le analisi del negozio aiuteranno anche i rivenditori a ottimizzare i loro layout”, conclude Portugal. Sensei collabora con supermercati, minimarket, punti vendita da asporto e altri formati di vendita al dettaglio di tutte le dimensioni e sta attivamente cercando di espandersi nei mercati europei, tra cui Regno Unito, Francia, Germania e Spagna. Senza dimenticare che, la promettente startup ha stretto una partnership già nel 2022 con la principale catena di supermercati Muffato per aprire il primo supermercato autonomo in Brasile. Uno dei più grandi mercati a livello mondiale.
Al di là del progetto comunque interessante l’impressione complessiva che ne ho ricavato parlando a lungo con il Direttore Generale Alessandro Penasa e con il Direttore Operativo Nicola Webber è che la strategia DAO è efficace e ben tarata sul territorio e il management è solido con le idee chiare.