CRAI. La sintonia con le comunità come impegno quotidiano…

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on LinkedIn

Ad Assemini, alla periferia di Cagliari, non c’è solo l’avvenieristico centro logistico di LIDL. C’è anche il  centro sportivo del Cagliari Calcio. Il  Crai Sport Center. Il centro è uno dei luoghi simbolo dell’attività del club, sede degli allenamenti della prima squadra, utilizzata dalla Primavera e dalle squadre del settore giovanile per gare e allenamenti. Sembrerebbe non c’entri nulla con il tema di oggi. In realtà non è così. Anziché accettare la vulgata comune che paventa le difficoltà della GDO tradizionale per la presenza dei discount in Sardegna, Crai rilancia la sua presenza e la sua relazione con il contesto. Non solo con la sua rete diretta e indiretta, di oltre 140 punti vendita dislocati in tutta l’isola, ma come parte integrante della comunità con cui interagisce. La sua caratteristica distintiva  è il legame con i territori di insediamento. Il centro sportivo di Assemini è un chiaro segnale di legame, presenza  e vitalità. Ovviamente non solo in Sardegna.

Il marchio CRAI nasce il 3 ottobre del 1973, quando un piccolo gruppo di dettaglianti alimentari decide di unire le forze costituendo, a Desenzano del Garda, le “Commissionarie Riunite Alimentaristi Italiani”.  Crai arriva  in Sardegna nel 1992, anno in cui la F.lli Ibba decide di investire nei valori e nella forza di questo marchio.

Oggi conta nel Paese  1.800 punti vendita in 1.150 comuni italiani, 1300 imprenditori e 24mila collaboratori. Spesso rilancia una presenza proprio laddove altri si ritirano. Vedi il caso del punto vendita di Solighetto (nel comune di Pieve di Soligo 2600 abitanti ai piedi delle colline delle prealpi trevigiane) dove nel 2023 ha chiuso il  supermercato Maxì parte di Vega Soc. Coop. che aderisce al Gruppo VéGé. Più di 140 tra Maxì e Maxì Family, in Veneto e Friuli Venezia Giulia. “Tuttigiorni” di Crai è un  format innovativo, nato nel 2022 che risponde alle esigenze dei consumatori locali e che oggi è in forte crescita. Tuttigiorni sbarca in Veneto in collaborazione con il Gruppo Rosa Supermercati – che fa parte del Cedi Ama Crai Est. Si tratta di un negozio firmato da Crai e Food 5.0, con il modello “Every Day Low Price”.

Il Gruppo Crai nel 2024 è diventato  una delle oltre 3.900 società benefit italiane, dichiarando nello statuto il proprio impegno ad operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti degli stakeholder e generare quindi un impatto positivo sulla comunità e sull’ambiente come ha sottolineato Roberta De Natale Direttrice Qualità e sostenibilità CRAI – Food 5.0. Si tratta di una decisione che rientra nel percorso di rinnovamento “Crai Futura” con cui il Gruppo sta ridisegnando in modo profondo la propria organizzazione e il modello distributivo, riaffermando l’identità e il radicamento su tutto il territorio nazionale. Ciascun punto vendita Crai, si distingue per la sua sensibilità verso il territorio e i produttori locali, valorizzando la stagionalità delle materie prime. Tra i servizi aggiuntivi a disposizione dei clienti di Solighetto, ad esempio, è presente anche la colonnina per la ricarica dei cellulari, il servizio di stampa e fotocopie, la possibilità di utilizzare i principali buoni pasto in commercio e perfino l’Amazon Locker. È il negozio di vera prossimità dove quest’ultima viene declinata espressamente sul cliente locale non sul punto vendita o sulla dimensione dello stesso, evitando la ridondanza dell’offerta sugli scaffali.

Il rilancio  dell’insegna e il nuovo posizionamento si deve a Giangiacomo Ibba un under 50 che dall’età di 27 anni ha dovuto “immaginarsi” imprenditore. Sotto di lui arrivano Grégoire Kaufman, un manager di grande esperienza con una lunga carriera alle spalle, soprattutto in Carrefour, e Roberto Comolli, manager di estrazione Crai,  Direttore Generale di Food 5.0. Un mix calibrato di visione, spinta al cambiamento, esperienza e coinvolgimento dei più giovani. Un progetto interessante è stato la creazione di un board di giovani composto da 12 membri con meno di 35 anni, provenienti dalle diverse aree aziendali con l’obiettivo di fare da contraltare al board tradizionale per stimolare un modello di business unico e distintivo che sappia unire tradizione e innovazione. A rappresentarne le voci  nel l’incontro Juan Pablo Mocchetti e Sara Arrigoni.

“La sostenibilità”, afferma l’Ad di Crai, Giangiacomo Ibba, “non è solo un obiettivo ma è il valore che guida ogni nostra azione. È il filo conduttore che intreccia le nostre scelte quotidiane, che ci trasforma da semplici spettatori a promotori di un futuro migliore”. La lotta allo spreco alimentare rappresenta una delle priorità per Crai. Collabora da tempo con enti caritatevoli e associazioni del territorio, per recuperare e donare i prodotti alimentari ancora consumabili, garantendo un pasto a chi ne ha più bisogno e contribuendo a un’economia più circolare. C’è poi l’adesione a programmi come «Too good to go» rivendendo quei prodotti prossimi alla scadenza a prezzi concorrenziali. Nel 2023 grazie all’iniziativa, Crai ha “salvato” 57.280 sacchetti, distribuiti in 225 punti vendita ed evitando l’emissione di poco più di 144 tonnellare di CO2 equivalente. Sul fronte del riciclo delle bottiglie in plastica lo scorso anno sono stati installati in una settantina di punti vendita gli eco compattatori Coripet dove i clienti possono riciclare le bottiglie in Pet che vengono usate per produrre altre bottiglie in Pet. 

Sugli scaffali si lavora per valorizzare la filiera corta, quella dei fornitori del territorio e i loro prodotti. Un modo per ridurre l’impatto ambientale legato al trasporto delle merci, sostenere l’economia locale e creare un rapporto di valore con le comunità e il suo tessuto sociale ed economico. A caratterizzare l’offerta Crai è anche la Mdd con oltre 2.700 i prodotti (di cui 200 con certificazione ambientale) che coprono i bisogni dei clienti con prezzo competitivo e prodotti studiati seguendo le tendenze del mercato, con la garanzia delle materie prime impiegate e riducendo l’impatto del packaging con l’uso di materie prime riciclabili. Analogamente si lavora per rendere sempre più efficiente la logistica. Un efficientamento dei flussi che insieme alla pianificazione dei percorsi ha portato alla riduzione delle emissioni a cui si somma il taglio dei consumi di combustibili e l’uso di veicoli a basso impatto.

Se dovessi sintetizzare la filosofia di fondo della strategia di cambiamento di Crai prenderei a prestito  proprio Comolli che, in una  intervista ha sottolineato:  “innovare significa spostarsi dal proprio status quo, senza però perdere di vista la propria identità e i propri valori. Tecniche tradizionali, come l’every day low price, possono modellarsi e affinarsi su nuove esigenze e bisogni. Questo perché l’innovazione può assumere molte forme, per adattarle alle esigenze dei clienti. Ciò che conta è la capacità di abbracciare il cambiamento, mantenendo al contempo la coerenza con l’identità e gli obiettivi aziendali”.

.

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on LinkedIn

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *