L’accesso alle informazioni e alla formazione, la condivisione delle attività e delle conoscenze, il monitoraggio delle proprie azioni e le reazioni on time dei propri clienti sono state stravolte dall’utilizzo pervasivo del digitale. L’uso dei canali digitali ha cambiato il pubblico e il privato delle persone, ha modificato i modi di relazionarsi, di lavorare, di reperire le informazioni e di formarsi.
Non ci si può sottrarre a quella che i media chiamano la Digital Transformation, ovvero a tutti quei cambiamenti che veicolati dall’evoluzione tecnologica che hanno modificato e continuano a modificare le dinamiche sociali.
La Digital Trasformation ha portato con se nuove dinamiche sociali e nuove competenze talmente importanti e delle quali non si può più fare a meno che nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006 , relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente troviamo tra le competenze chiave quelle digitali.
Le aziende che hanno capito che questo cambiamento non riguardava solo hardware e software ma che è di gran lunga più pervasivo , sono quelle aziende che hanno visto in questo cambiamento un oceano blu di opportunità. La ricerca Why We Post guidata dall’antropologo Daniel Miller ha messo in luce quanto il social non è più solo uno strumento ma è diventato un luogo in cui intrattenere determinati rapporti, proporre determinati prodotti, parlare di dati argomenti con la possibilità di regolare il grado di privacy e la dimensione del pubblico a cui vogliamo rivolgere il nostro atto comunicati: Marc Augè dice che nei social è il luogo che crea la relazione .
In questo nuovo luogo, spazio, mercato le aziende che hanno saputo cavalcare l’onda di questo cambiamento hanno potuto sviluppare nuovi business, lanciare nuovi prodotti incontrare nuovi clienti; queste aziende sono quelle le cui persone hanno saputo adattarsi al cambiamento facendo loro le competenze digitali o lasciandosi formare e guidare attraverso il reverse mentoring .
Incuriosita dal tema perché antropologa e perché utente dei social più comuni ho iniziato guardare questi fenomeni sociali sotto un’altra veste: nelle aule sempre maggiori erano le richieste di informazioni, come usare questo nuovo strumento per il business? Come isolare il lato ludico da quello serio e lavorativo? I partecipanti delle aule chiedevano di essere informati e formati sulle potenzialità di questa trasformazione in corso, i dirigenti cercavano risposte e volevano informazioni. Ho iniziato a seguire nelle aule i docenti che affrontavano questi temi, cercare di capire come le strategie Marketing stavano cambiando, come gli utenti stavano cambiando, ma quello che mi ha colpito è stato il crescente interesse dei nostri dirigenti che chiedevano di essere alfabetizzati .
Cfmt poteva essere per loro la palestra giusta nella quale imparare e crescere a diversi livelli esplorando questi temi sia per il business sia per interesse personale.
Abbiamo co-progettato con i docenti nuove attività formative per indagare e conoscere i temi, le dinamiche, i tools e le esperienze che questa rivoluzione digitale ci ha portato: dai basic sul Social Media Marketing all’ Organizzazione digitale della conoscenza personale, passando per le sollecitazioni di HAL – Hallo Artificial Leadership , di HUMANAGER Humanize your skills e del recentissimo MINDUSTRY La fabbrica del futuro è tutta mente e niente braccia.
Ci siamo avvicinati al mondo dei social dando voce ai loro protagonisti, abbiamo invitato nella aule di CFMT Sylvain Querne’ Head of Marketing in Facebook per farci raccontare come il mondo è cambiato con Facebook e come lo stesso Facebook continua a cambiare passando da luogo di socializzazione e divertimento a strumento di business per le aziende; il 27 aprile 2016 è stata nostra ospite Marianna Ghirlanda Head of Creative Agencies in Google che ci ha aiutato a capire quali opportunità rappresentano Google e YouTube per le aziende e quali sono i servizi dedicati al Business.
Abbiamo accompagnato i nostri associati alla scoperta di un mondo nuovo, che cambia velocemente e che crea competenze che non esistevano fino allo scorso decennio, per fare questo al meglio abbiamo anche intrapreso un percorso di formazione interna Discovery Social Media: con l’aiuto di Raffaella Pierpaoli abbiamo fatto un viaggio alla scoperta dei social media più importanti per alfabetizzare tutto il team e per permettere a tutti noi di Cfmt di diventare soggetti consapevoli e attivi, abbiamo implementato i nostri profili social per raggiungere una popolazione che vede in Twitter il maggior canale dedicato all’informazione e in LinkedIn maggior canale per intrattenere rapporti lavorativi.
Il mondo dei social è veloce e divertente con delle regole ben precise, quello che è iniziato come un interesse personale sta diventando una parte sfidante del mio lavoro, la parte ludica ha lasciato il passo ad un entusiasmo più consapevole: c’è sempre qualcosa di nuovo all’orizzonte, è come se questo nuovo luogo fosse sempre in divenire.