La prima vera grande notizia è che Carrefour non solo non vende ma ha ripreso a comprare in Francia. La seconda è che si fa sotto al leader di mercato E. Leclerc che l’aveva superata per diversi anni. 23% di E. Leclerc, che mantiene comunque la leadership seguita da una quota di mercato combinata del 22,5% (20,1 per Carrefour, 2,4% per Cora e Match) nei primi 6 mesi dell’anno secondo la società leader a livello mondiale Kantar.
Il gruppo Cora e Match ha realizzato un fatturato al netto delle tasse di 5,2 miliardi di euro nel 2022 in Francia, mentre Carrefour da parte sua ha realizzato vendite per 42 miliardi di euro nel Paese nel 2022, cifra pubblicata tasse incluse. L’operazione “valuta gli asset acquisiti sulla base di un enterprise value di 1,05 miliardi di euro”, precisa Carrefour. Cora e Match gestiscono “rispettivamente 60 ipermercati e 115 supermercati” e impiegano 24.000 persone in Francia. L’operazione “comprende l’acquisizione degli immobili di 55 ipermercati e 77 supermercati”.
Qualche paragone nostrano per comprendere l’importanza e la dimensione dell’operazione: Esselunga fattura circa 8 miliardi, LIDL in Italia, 6 miliardi, Coop alleanza 5,6 miliardi, Pac 2000 Conad 4,8. Un grande successo per Alexandre Bompard CEO della multinazionale francese. Dopo l’acquisto di Docks de France da parte di Auchan, lo scorso luglio è arrivata prima Promodés che ha lanciato un’OPA non concordata sulla diretta concorrente Casino. Diversi osservatori si aspettavano le mosse di Carrefour. E così è stato.
Tra l’altro alcuni indizi precisi avevano segnalato la strategia. “Cora ha dei bei negozi, in una bella regione, con una buona quota di mercato”, ha dichiarato Daniel Bernard, lo scorso 7 dicembre al Journal des Finances. Poco dopo Ludovic Holinier ha lasciato la carica di CEO del gruppo Cora e amministratore delegato di Louis Delhaize il 28 febbraio dopo 3 anni e mezzo lasciando il campo agli eredi di Philippe Bouriez, fondatore Cora scomparso dopo aver guidato il gruppo per 34 anni. Pierre Bouriez è così diventato amministratore delegato di Louis Delhaize SA, per Cora Francia, Belgio, Lussemburgo e Romania, Houra e Delitraiteur. Il 27 aprile Carrefour aveva annunciato l’acquisizione delle attività di Cora in Romania, che si completerà entro la fine del 2023.
Cora Romania impiega quasi 2.400 persone e comprende 10 ipermercati Cora, 8 Cora Urban, nonché servizi centrali, di e-commerce e logistici. Poiché Carrefour è già presente in Romania, “i dipendenti potranno entrare a far parte di un marchio che è ben radicato in questo paese e dispone di risorse significative per rafforzarli”, secondo Louis Delhaize. Cora ha registrato perdite nel periodo del covid in Romania. Nel 2021, le vendite sono diminuite del 5% rispetto al 2020. La holding aveva poi venduto gli immobili degli ipermercati nel 2021. Carrefour, invece, è cresciuta in Romania del 9% nel 2022 e la sua dimensione era già quasi 10 volte maggiore di quella di Cora.
Per Carrefour, la Romania è il secondo miglior mercato in crescita dopo la Polonia. “Siamo orgogliosi del lavoro svolto in questi anni dai nostri team in Romania e soddisfatti di poter dare una nuova dinamica a questi negozi e allo staff di Cora Romania. È con emozione che lasciamo il Paese, ma anche rassicurati nel sapere che questa attività potrà continuare e svilupparsi”, afferma Pierre Bouriez, amministratore delegato del gruppo Louis Delhaize.
I gruppi Carrefour e Louis Delhaize condividono forti legami storici e culturali, come ricorda Carrefour: il primo negozio Cora, aperto a Garges-Lès-Gonesse nel 1966, era in precedenza uno dei primi franchisee Carrefour. Più recentemente, Carrefour e Cora hanno unito le forze nel settore degli acquisti. Carrefour precisa inoltre che metà delle sinergie annunciate saranno legate all’ottimizzazione delle performance commerciali: sviluppo dell’omnicanale, ottimizzazione dell’attività non food, aumento del peso del proprio marchio, sinergie logistiche e di acquisto. L’altra metà verrà dalla messa in comune dei costi di distribuzione, inclusi gli acquisti fuori mercato e le spese di marketing e pubblicità.
L’acquisizione di Cora e Match consente al Gruppo di riaffermare la propria leadership nel mercato francese, in un contesto in cui le opportunità di crescita esterna degli asset di qualità sono rare. La rete di negozi Cora e Match ha ottime localizzazioni e offre una forte complementarietà geografica con quella di Carrefour. Sotto l’impulso del gruppo Louis Delhaize, Cora e Match hanno sviluppato know-how operativo e concetti riconosciuti. Questi negozi beneficeranno di tutti i punti di forza del Gruppo Carrefour, in particolare un costante incremento di quote di mercato per più di due anni, marchi leader, una gamma riconosciuta di prodotti a marchio Carrefour, dimostrata eccellenza operativa in termini di prezzo e promozione, e una forte presenza nell’e-commerce, sia inClick & Collect e consegna a domicilio.
Questi elementi hanno permesso a Carrefour di migliorare significativamente l’iniziativa commerciale e la redditività delle sue attività in Francia negli ultimi 6 anni, in particolare negli ipermercati. Inoltre, i negozi acquisiti parteciperanno alle iniziative strategiche del piano Carrefour 2026 e beneficeranno in particolare della modalità di competitività e produttività “Maxi”. L’unione delle rispettive forze di Carrefour, Cora e Match creerà un forte valore, con un ammontare di sinergie annuali stimato in 110 milioni di euro di EBITDA, 3 anni dopo l’effettivo completamento della transazione.
Resta ora il compito più difficile per Bompard: far “digerire” l’acquisizione di Cora agli azionisti di Carrefour. Per anni gli analisti finanziari hanno messo in dubbio le performance dei grandi ipermercati ancora di più in Francia. Cora ne sta portando 60 con una dimensione media di 9.600 mq. Bisogna quindi convincere chi non ci credeva più di tanto che metterci un miliardo per aumentare l’”IPERdipendenza” di Carrefour sulla Francia (dal 49% al 52% delle vendite) è un buon affare. Vedremo come reagirà la Borsa...
Speriamo che questa operazione apra una fase nuova per Carrefour anche nei diversi Paesi dove è insediata. C’è chi parla di possibili operazioni imminenti anche in Italia. Lo vedremo presto.