È bastata l’acquisizione (per ora) di una parafarmacia delle 10 che Pulker Farma possiede tra Roma e Milano da parte di una società collegabile ad Amazon per agitare le acque. Si tratta della Pellicano Italy SRL, che ha per oggetto proprio l’acquisto e la gestione di parafarmacie su tutto il territorio nazionale. Tra l’altro quel punto di piazza Cadorna antistante alla stazione ferroviaria dove passano migliaia di persone ogni giorno è una location eccezionale (135 mq.) per un flagship store dell’azienda di Seattle che, più al mercato farmaceutico on line in generale oggi precluso potrebbe essere riservato al retail del beauty e del cura persona. O comunque dedicato al suo ecosistema che ha in Amazon Prime il suo perno fondamentale.
Ha sorpreso che Amazon abbia scelto l’Italia per provare ad aprire la sua prima parafarmacia “brick and mortar” in Europa, anziché in mercati dove l’online farmaceutico viaggia su volumi più che appetibili come la Germania o il Regno Unito. Amazon però precisa che al momento non ha intenzione di comprare altre parafarmacie in Italia o Europa. Secondo le analisi sul 2023 di ASSOSALUTE (Associazione nazionale farmaci di automedicazione, che fa parte di Federchimica) commissionata a IQVIA confermano che Farmacie, parafarmacie e corner della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) mantengono nel 2023 un buon livello. Guida il trend la farmacia fisica che conserva una solida quota di mercato, pari al 90,8% a volumi (se si includono le vendite on line). I fatturati derivanti dai soli acquisti on line di farmaci senza obbligo di ricetta registrano un aumento del 15,2% a fatturato e del 5,8% dei volumi.
In Italia (e non solo) la vendita di farmaci online è permessa solo a una farmacia o parafarmacia con presenza fisica sul territorio e tutte le attività devono fare riferimento a un farmacista regolarmente registrato al proprio ordine professionale. Senza una rete più o meno diffusa di farmacie fisiche nei vari Stati UE una farmacia online non sembra in alcun modo autorizzabile. Vale la circolare del Ministero della Salute del 2016). Da qui, credo, la scelta obbligata di Amazon. All’interno dell’Europa i farmaci consegnati devono essere quelli autorizzati nello Stato membro di destinazione. Fonti vicine ad Amazon aggiungono che comprare una parafarmacia in Italia non consente automaticamente di vendere farmaci da banco online in Italia, e tantomeno consente di vendere farmaci da banco online in Europa, visto che le restrizioni alla vendita dei farmaci da banco variano da paese a paese e sono soggette a limitazioni locali non necessariamente coincidenti.
Secondo Farmakom, che ha analizzato i dati del Ministero della Salute, in Italia nel 2019 c’erano 863 tra farmacie e parafarmacie online (+199 rispetto all’anno precedente). Nel 2020 sono salite a 1060. Nel 2023 sono diventate circa 1400. Ciò significa che ogni anno nel nostro Paese nascono circa duecento nuovi e-commerce che vendono parafarmaci, prodotti per la salute e bellezza. Va comunque sottolineato che, oltre alle differenze normative tra il mercato USA e quello Europeo da noi c’è anche una maggiore sensibilità verso la professionalità del farmacista. È però evidente l’evoluzione del modello tradizionale in un’ottica phygital.
Amazon è presente in Europa e negli USA soltanto sul canale online, con i suoi marchi Amazon Pharmacy e Pillpack (acquisita nel 2018 per un miliardo di dollari circa) pur avvalendosi di un rapporto con cinquantamila farmacie fisiche americane con cui ha sviluppato delle partnership in modo da garantire ai clienti un servizio di consegna a domicilio efficace. Quello che sembra evidente è che i piani del colosso di Seattle per il comparto medico-sanitario sono sempre più maturi.
Nel 2020 ha lanciato Amazon Pharmacy, la sua farmacia online per l’acquisto di farmaci dietro prescrizione medica. Nel 2022 Amazon ha poi acquisito One Medical. La società con sede a San Francisco, in California che conta 188 ambulatori e offre un’ampia gamma di servizi di telemedicina. “Pensiamo che l’assistenza sanitaria sia in cima alla lista delle esperienze che hanno bisogno di essere reinventate” ha affermato Neil Lindsay, senior vicepresident di Amazon Health Services. L’interesse del colosso dell’e-commerce nel settore sanitario è noto da tempo. Solo il mercato USA delle prescrizioni cuba circa 370 miliardi di dollari. Amazon Pharmacy è una farmacia digitale presente negli Stati Uniti attraverso il portale Amazon.com. Vende la maggior parte dei farmaci prescritti dai medici americani, consegnandoli direttamente a casa (consegna gratuita in due giorni per i membri Prime).
“L’intelligenza artificiale generativa ci aiuta a sintetizzare i dati per sperimentare diversi scenari di stoccaggio. Questo ci consente di migliorare la capacità di prevedere quali medicinali dobbiamo avere a disposizione in ogni luogo”, ha dichiarato Alexandre Alves ingegnere a capo del progetto. Al tradizionale abbonamento per ricevere a casa prodotti di ogni genere, generi alimentari, per vedere film si aggiunge quello per avere farmaci da prescrizione a domicilio. È il servizio RxPass riservato agli utenti Prime di Amazon: con soli cinque dollari al mese (per ora è riservato soltanto agli Stati Uniti) si possono ordinare oltre 50 farmaci generici comunemente prescritti che trattano più di 80 patologie, tra le quali ipertensione e reflusso acido, ansia e depressione, con consegna gratuita. In una intervista del 2020 a Fierce Biotech John Love, vicepresidente di Amazon Pharmacy ha detto. “L’esperienza della farmacia non è stata innovata ormai da decenni”.
Fin dalla liberalizzazione del settore, avvenuta nel 2015, le farmacie online hanno affollato la rete con i loro prodotti per la salute, i farmaci da banco, ma anche i cosmetici, sempre più richiesti dai consumatori. Il settore resta uno dei più floridi, anche e soprattutto dopo la pandemia, che ha spinto agli acquisti online. Comprensibile quindi la scelta di Amazon del nostro Paese.
Aggiungo che in tema di e-commerce farmaceutico l’Europa deve ancora trovare una sua unanimità legislativa. La vendita online di farmaci generici è diventata giustamente un mercato sempre più appetibile e in mancanza di regole chiare, le aziende europee rischiano però di restare un passo indietro.
Sentita sul tema Amazon ci fa sapere che: “I nostri partner di vendita offrono oggi ai clienti di tutta Europa una vasta scelta di prodotti di bellezza e per la cura della persona. Siamo entusiasti di continuare a lavorare su questo e non vediamo l’ora di condividere ulteriori aggiornamenti con i clienti in futuro“.
Infine, come scritto nel pezzo, fonti vicine ad Amazon confermano che l’acquisto della parafarmacia di Milano non avrebbe nulla a che fare con il settore farmaceutico. Questa operazione consentirà all’azienda di vendere online solo prodotti di bellezza e cura della persona. Il negozio fisico della parafarmacia continuerà a vendere offline i farmaci da banco senza obbligo di prescrizione medica.