Ci sono argomenti sconosciuti ai più che raccontano la vitalità, la cultura e l’impegno delle comunità e che, a mio parere, meritano di essere condivise. Malé è il capoluogo della Val di sole in Trentino. In una sua frazione, Bolentina, risiedo per una parte dell’anno. Malé conta circa 2300 abitanti. Sul territorio comunale ci sono quattro punti vendita: IperPoli, Eurospin, Eurospar e Coop con la “Famiglia cooperativa”. Ho frequentato spesso questo punto vendita durante la pandemia. Quest’anno, pur con un ritardo di due, a causa della coincidenza con la pandemia, ha festeggiato i cent’anni di attività.
Il Trentino è terra di cooperazione. Don Lorenzo Guetti, primo di 13 figli di una famiglia contadina, cooperatore, giornalista, sacerdote, poi eletto deputato al Parlamento di Vienna fondò a Villa di S. Croce la prima “Società cooperativa di smercio e consumo” cioè la prima “Famiglia cooperativa” il 28 settembre 1890, e nel luglio 1892, a Quadra, la prima Cassa Rurale. A queste prime società cooperative seguirono poi molte altre, tanto che alla fine del 1898, anno della morte di don Lorenzo, le Famiglie Cooperative erano più di cento e le Casse Rurali una sessantina. Anni durissimi per i trentini fatti di povertà e isolamento; per far fronte alla crisi servivano idee e uomini visionari. Dai problemi di sopravvivenza dei contadini nasce l’intuizione di don Guetti: unire i suoi compaesani per renderli Soci, per acquistare insieme le merci e, in questo modo, risparmiare. Questa prima esperienza di Cooperazione alimenta in pochi anni lo spirito cooperativo in tutto il Trentino.
È il “negozio di casa”, spesso collocato in centro al paese o a poca distanza. Le Famiglie Cooperative sono presenti in tutte le vallate trentine e, in molti paesi, rappresentano l’unica realtà commerciale. La loro funzione diventa per questo anche sociale: spesso sono luoghi di relazione, presidi della socialità, prima che esercizi commerciali. Sì conoscono tutti. Con la loro presenza offrono però un servizio indispensabile.
In Trentino i negozi delle Famiglie Cooperative sono in parte associate a Sait (Coop) e, dal 2009, in parte a Dao (Conad). Quest’ultima nasce nel 1962 da un gruppo di 20 alimentaristi trentini e oggi conta circa 130 soci. È presente in tutto il Trentino A.A. e nelle province di Verona, Vicenza, Belluno, Brescia e Bergamo con circa 300 punti vendita. Nel 1992 ha contribuito a fondare Eurospin. Nel 2004 DAO avvia la partnership con Conad della quale diventa centro distributivo per le province di Trento, Bolzano, Verona, Vicenza e Belluno. È la più piccola delle cinque cooperative Conad ma anche una delle più attive e performanti.
SAIT è il Consorzio delle cooperative di consumo trentine. L’insegna Famiglia Cooperativa è quella dei piccoli negozi in circa 113 paesi del Trentino. Dal 2010 SAIT dispone di un magazzino logistico parallelo all’autostrada del Brennero suddiviso in quattro comparti: tre sono destinati a magazzino generi vari mentre il quarto ospita i reparti latticini-salumi e ortofrutta, i locali per la ricarica carrelli, la zona di vendita all’ingrosso e le centrali tecnologiche.È stato progettato con la massima attenzione al contenimento dei consumi energetici e al rispetto dell’ambiente, attraverso scelte tecniche e impiantistiche di ultima generazione.
I punti vendita Famiglia Cooperativa hanno piccole dimensioni e svolgono la funzione di presidio e di servizio anche nei paesi più periferici e decentrati. In 113 paesi del Trentino, infatti, sono gli unici negozi alimentari presenti. Malé (coop) e San Bernardo di Rabbi (Conad) i miei due PDV preferiti. Oggi la Famiglia Cooperativa di Malè è guidata dal presidente Alessio Rauzi e dal direttore Vito Pedergnana. Da semplice cliente, due reparti su tutti: macelleria e banco salumi formaggi. Resta uno dei pochi posti dove oltre ai prodotti locali, prodotti nelle malghe vicine, respiri un “localismo” a 360°. Cosa che non trovi sempre negli altri punti vendita.
Per Malé un evento importante la presentazione del libro “Famiglia Cooperativa di Malè. Lo stile della solidarietà”. Il libro, curato da Udalrico Fantelli che racconta il cammino compiuto in cento anni al servizio delle comunità locali. “Cento anni indubbiamente dimostrano la resilienza di una Famiglia Cooperativa. Credo sia significativo di un legame con il proprio territorio, con la propria base, con i propri valori”, sottolinea il presidente di Sait, Renato Dalpalù. Mario Tonina Assessore provinciale alla salute, politiche sociali e cooperazione, prosegue: “Rimanere per cento anni a servizio della gente, vuol dire essere capaci di offrire un servizio in linea con le esigenze di soci e clienti, ma anche essere cresciuti assieme alla comunità senza mai perdere di vista i valori alla base della Cooperazione Trentina. Risulta quindi quanto mai importante, e qui mi rivolgo alle giovani generazioni, tenere in vita questa realtà e accompagnarla affinché possa continuare a contribuire al benessere della società”. Non va sottaciuto che i negozi trentini, soprattutto i piccoli negozi, fanno sempre più fatica a restare a galla in tempi difficili come questi e, in molte aree più interne, spopolamento e carenza di personale, cominciano a farsi sentire.
La “Famiglia” oggi serve il territorio di competenza con il supermercato di Dimaro e i punti vendita multiservizi di Magras e di Monclassico. La base sociale conta 956 socie e soci. Il fatturato si aggira sui 7 milioni e cinquecentomila euro. In bocca al lupo per i prossimi 100 anni!