Per quasi tutte le insegne, se ci si ferma ai fatturati, quello che si sta chiudendo è un anno positivo. Restano le preoccupazioni sul 2024, soprattutto sui volumi, se l’inflazione, pur ridotta, continuerà a preoccupare i consumatori. Agli esperti il compito di leggere i numeri e i bilanci. Preferisco proporre ciò che di positivo ho visto nel 2023. Dieci grandi e piccoli avvenimenti, persone o progetti. Nella Grande Distribuzione è proseguito il percorso di rafforzamento dei Discount, l’on line è cresciuto moderatamente e le insegne migliori hanno reagito bene. Se guardiamo al nostro Paese, maglia nera per Unes. Sceglie di farsi del male da sola. Maglia rosa per LIDL. Si impone definitivamente come azienda leader. In mezzo c’è un po’ di tutto. Il carrello tricolore è stata l’iniziativa comune che ha visto il comparto dare il proprio contributo al contenimento dell’inflazione. Federdistribuzione, l’associazione di comparto, ne è uscita bene perché ha saputo tenere la barra dritta. Male, purtroppo, per come “non” è stata in grado di gestire fino ad ora il Contratto Nazionale. Su questo in ottima compagnia con le altre associazioni. Ho scelto fatti e persone che mi hanno colpito, durante il 2023. Non necessariamente ciò che è stato più importante in assoluto.
1) I tre top manager italiani che mi hanno convinto di più
– Massimiliano Silvestri di Lidl. Uno dei top manager più giovani in circolazione. Entra il LIDL a 25 anni e percorre tutti i gradini della carriera. Compresa un’esperienza in Portogallo. È uno dei promotori del percorso evolutivo di Lidl da discount a Supermercato. Coerente con la strategia contenuta le progetto “Lidl 2030” del Gruppo tedesco nel 2023 l’azienda ha presentato un bilancio di sostenibilità importante (https://bit.ly/3QvArY1) che delinea l’intenzione di “restituire” iniziative positive alle comunità nelle quali interagisce e di accompagnare il cliente educandolo ad un consumo consapevole. Manager solido, aperto al confronto e ottimo team leader.
– Maura Latini di Coop. In questo comparto dominato da anziani imprenditori maschi e leader che ripetono sempre le stesse cose qualcuno che rompesse gli schemi ci voleva proprio. Mi ha colpito la sua descrizione giovanile del punto vendita. “C’era del bello in questo luogo pieno di gente, colleghi, clienti”. Chi sceglie questa carriera spesso parte da qui perché il punto vendita è l’unico luogo che consente di osservare l’erba dalla parte delle radici. Con l’occhio del cliente. Una caratteristica che non si perde più. Anche quando si sale nella carriera. Maura Latini è arrivata a mèta da semplice “underdog”. Dal giugno 2023 è Presidente Coop Italia.
- Cristophe Rabatel di Carrefour. Al suo arrivo in Italia molti pensavano fosse uno dei tanti francesi un po’ strafottenti inviato in una situazione destinata a seguire la ritirata di Auchan dal nostro Paese. Oggi Carrefour Italia anche grazie al franchising conta su una rete di 1.500 pdv in 19 Regioni. Vanta 1.200 pdv gestiti da imprenditori ed è il primo franchisor della grande distribuzione in Italia. L’Italia continua la sua crescita, facendo registrare un incremento dell’ 1,7% delle vendite Like for Like. Rabatel e la sua squadra hanno compreso, in controtendenza rispetto ad altri, che l’importante è il legame del punto vendita con il contesto economico e sociale dove è insediato. Più dell’insegna stessa e più del formato. Non servono copie fotostatiche. Servono punti vendita tagliati su misura sui clienti di ciascuna realtà presidiata. Carrefour, dopo aver definito la rotta, ha declinato la sua strategia di sostenibilità partendo da 4 pilastri fondamentali: prodotti, punti vendita, clienti e collaboratori. Quattro pilastri solidi su cui costruire.
2) I tre fatti più interessanti dell’anno in Italia
– Dopo aver valutato il progetto dell’ing. Milani a Terni (https://bit.ly/3KND2J4) concludevo il pezzo scrivendo “Cosa ci dice però di interessante l’esperimento sempre attuale di Vivogreen? Che lo spazio c’è. Sta al comparto crederci e investire. Soprattutto guardare avanti per evitare di ripercorrere solo ciò che è stato uscendo dalla logica del “si è sempre fatto così”. Adesso tocca alla più piccola cooperativa di Conad, la Dao, che a Verona sta sperimentando le casse automatiche. Sicuramente una novità importante che chiude con il botto il 2023.
– Esselunga entra nel mercato online dei vini. Mossa interessante che guarda al futuro. Entra in un mercato ben presidiato è difficile. Un’ottima scuola per uscire dalla zona di comfort. Esselunga diventa così un insegna nazionale. Per ora solo online al di fuori dai propri confini. Vedremo più avanti sé questa testa di ponte apre ad una strategia di presidio dei mercati nazionali e, perché no, internazionali.
– “Tomo tomo cacchio cacchio” come dice un vecchia espressione napoletana rivolta a chi, con una certa flemma, mira ad un obiettivo senza lasciarlo intendere, Selex ha iniziato le manovre di sorpasso di Conad come prima della classe. Realtà diverse ovviamente ma la gara ci sta. Selex raggruppa 18 Imprese GDO, 3206 punti vendita, 41.000 addetti e aderisce alla centrale di acquisto ESD Italia formata dai 4 protagonisti della distribuzione nazionale: Acqua & Sapone, Agorà, Aspiag e la stessa Selex.
3) I tre top manager che mi hanno convinto di più nel mondo
– Alexandre Bompard CEO di Carrefour. Arrivato nel 2017 dopo aver salvato e rilanciato Fnac e aver convinto delle sue qualità i tre grandi soci di allora di Carrefour – la famiglia Moulin delle Galeries Lafayette, Bernard Arnault di Lvmh e il brasiliano Abilio dos Santos Diniz. La multinazionale francese è stata poi ad un passo dall’acquisizione da parte della canadese Couche Tard e perfino da Auchan. La prima auspicata, la seconda avversata. Sembrava avesse il destino segnato. Bompard l’ha rilanciata. Il 2023 chiude i primi 9 mesi con ricavi per 69,1 miliardi (+10,4%) like for like. Conferma tutti gli obiettivi per l’anno in orso, con crescita dell’Ebitda e del risultato operativo. Carrefour conferma i suoi obiettivi per l’intero anno 2023”.
– Claire Peters Vice President Amazon Fresh World Wide. Insieme a Peter Bowery ha raggiunto a febbraio del 2023 Tony Hoggett nel team Amazon Physical Stores per rilanciare la presenza nel Retail di Amazon. Partita come cassiera in Tesco ha scalato tutti i gradini della carriera fino a diventare Managing Director a Woolworths in Australia. Utili i cinque insegnamenti che l’hanno accompagnata nella carriera e a raggiungere il successo professionale come leader donna (https://bit.ly/46JR4F8). Andy Jassy CEO di Amazon ha chiesto ai tre ex Tesco Boy’s di rimettere in carreggiata il food fisico di Amazon con un obiettivo da lei dichiarato: “semplificare la vita dei clienti”…
- Rami Baitieh a Carrefour France ha dato il massimo. L’ha riportata in carreggiata. Ha ricevuto i complimenti del suo capo Alexandre Bompard con cui faceva coppia fissa ma del quale non poteva ambire a prenderne il posto. Rami Baitiéh, cinquantadue anni, ha perfezionato in Carrefour France la sua capacità di rilanciare le situazioni commerciali più disperate. Dopo aver affrontato situazioni difficili come Taiwan, Argentina e Spagna Bompard lo chiama a luglio del 2020 al suo fianco: la direzione della realtà più importante, Carrefour France. E la rilancia. Dopo ventotto anni con la maglia Carrefour lascia la Francia per approdare a Morrisons in UK (110.000 dipendenti, circa 21,2 miliardi di euro di fatturato). Ha preso il comando il 1° novembre come numero uno. Morrison ha capito la sua aspirazione e l’ha ingaggiato mettendolo a capo di un importante progetto di rilancio. La sua specialità.
4) L’iniziativa “fuori dagli schemi” dell’anno: Penny in Germania
Dal 31 luglio al 7 agosto ha proposto in tutte le sue 2150 filiali tedesche un esperimento. Una gamma di nove prodotti, principalmente latticini e derivati della carne, è stata venduta in base al loro costo ovvero a quello che gli esperti di due università tedesche hanno ritenuto essere il loro vero costo, aggiungendo anche il loro effetto indotto sull’ambiente. Sul suolo, sul clima, sull’uso dell’acqua e sulla salute. È molto più di una provocazione. È servita per far riflettere e per far crescere il livello di consapevolezza dei consumatori tedeschi. Tra tanto “green washing” che non incide in profondità sui comportamenti, Penny alza l’asticella. I veri costi sono stati calcolati in collaborazione con l’Università di Norimberga e di Greifswald, tenendo conto di tutti i danni ambientali causati dalla produzione di quegli alimenti specifici. Il reddito aggiuntivo derivante dagli aumenti dei prezzi di quella settimana sarà ristornato a progetti ambientali locali.
5) L’imprenditore italiano più reattivo
- Giovanni Arena, 45 anni, siciliano, Presidente di Decò, Italia, Gruppo Végé e di Aicube 4.0, la supercentrale d’acquisto, promossa dal Gruppo Végé. Un giovane imprenditore del Sud che punta decisamente in alto. Determinato ed entusiasta del suo lavoro, si è saputo circondare di un ottimo team esperto e visionario. 180 punti vendita (-tra negozi diretti e in franchising) a insegna Supermercati Decò, Maxistore Decò, Siperstore Decò, Iperstore Decò, Local Decò, Gourmet Decò, e Superconveniente per un totale di 3300 collaboratori. Una rete che ha permesso al Gruppo Arena di raggiungere la posizione di leader in Sicilia. Crescerà ancora. Non solo nel Sud. Il sogno nel cassetto è Milano.
6) Una menzione speciale
– Francesco Pugliese che ha lasciato Conad a maggio. Ho sempre considerato l’acquisizione di Auchan un’impresa complicata. Ma a Francesco Pugliese, in una delle fasi più acute dell’operazione avevo “regalato” una frase tratta dal film La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo del 1966 nel quale il leader indipendentista algerino Ben M’Hidi dice al giovane Alì: “Cominciare una rivoluzione è difficile. Anche più difficile continuarla. E difficilissimo è vincerla. Ma è solo dopo, quando avremo vinto, che cominceranno le vere difficoltà”. Non mi sbagliavo. L’impresa impossibile era guidare al successo le cinque riottose cooperative che compongono l’universo Conad. Un grande augurio anche a Francesco Avanzini per l’anno che verrà. Ne avrà bisogno.
7) Le due Direzioni risorse umane migliori
– Carrefour con una menzione speciale a Paola Accornero e alla sua squadra. Tante iniziative realizzate nel campo dell’inclusione e della diversità, soprattutto relative alla parità di genere: il 62% della forza lavoro e il 28% delle posizioni executive sono ricoperte da donne. L’impegno di Carrefour per promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, si fonda sulle pari opportunità di crescita e sull’obiettivo di azzeramento del gender pay gap, che è stato ridotto al 5,6%. L’obiettivo è tutelare i neogenitori durante questa fase della vita e favorire la genitorialità, tema centrale per l’equilibrio di vita di molti collaboratori e collaboratrici, in un’ottica di promozione delle pari opportunità in azienda e tutelando le opportunità di crescita professionale. Si rivolge a tutti i collaboratori e le collaboratrici di Carrefour Italia: padri e madri, genitori sposati e non, di sesso opposto o dello stesso sesso, famiglie monogenitoriali, sia che si tratti di genitori naturali sia adottivi.
– Lidl con una menzione speciale a Sebastiano Sacilotto e alla sua squadra. Tante iniziative che caratterizzano l’impegno verso i propri collaboratori dell’azienda tedesca. Due tra le tante. Progetto “Lidl 2 your careers Italia”, progettato secondo gli standard del modello duale tedesco. I tutor di Lidl sono stati formati e certificati da AHK Italien. Lanciato a novembre 2022 con una prima edizione pilota in Lombardia, in collaborazione con l’ITS Academy Machina Lonati di Brescia. Gli studenti assunti fin da subito con un contratto di Apprendistato di alta formazione e ricerca. Al termine dei due anni, un contratto di assunzione a tempo indeterminato per la funzione di Assistant Store Manager nei punti vendita Lidl di tutta Italia. Nel 2023 sono previste 4 edizioni. Sarà esteso anche ad altri 3 istituti: l’ITS Eccellenza Agroalimentare Toscana di Firenze e la Fondazione ITS Servizi alle Imprese di Roma e ITS Academy Puma di Bari. Il secondo è Il “Magico Mondo di Lupilù” (Il marchio per l’infanzia di Lidl). Un Centro d’Infanzia pensato per i figli dei collaboratori del loro headquarter veronese! Dotato di tecnologie ecosostenibili, il centro può ospitare fino a 120 bambini dai 3 mesi ai 6 anni studiato per l’educazione e lo sviluppo dei figli dei collaboratori. Un’oasi di circa 3.000 metri quadri dove crescita, sicurezza e supporto si fondono, permettendo ai genitori di bilanciare in modo efficace vita privata e lavorativa.