Cari amici,
Dopo cinque anni di impegno e soddisfazioni professionali lascerò la direzione del CFMT. Ho sempre creduto nell’importanza della collaborazione tra le parti sociali e quindi ho cercato in tutto questo tempo di dare il mio contributo per valorizzare il ruolo di servizio ai manager e alle imprese che gli istituti della bilateralità possono assicurare, se ben interpretati.
Innanzitutto voglio ringraziare la squadra con cui ho condiviso questa sfida che mi ha supportato e sostenuto con professionalità e convinzione. Insieme, abbiamo raggiunto risultati importanti. Il brand CFMT si è ulteriormente affermato, i partecipanti alle nostre iniziative sono significativamente aumentati, i conti sono in ordine.
La riorganizzazione della struttura è completata e approvata dal Consiglio di Amministrazione. Le basi per il prossimo piano triennale sono tracciate. Il mio compito, di fatto, finisce qui. Lascio quindi il Centro di Formazione del Management del Terziario in condizioni sicuramente migliori di come l’ho trovato al mio arrivo e questo, per me, rappresenta un motivo di grande soddisfazione.
Ringrazio Confcommercio e Manageritalia per la libertà di azione di cui ho potuto godere. Adesso posso dedicarmi ad altre sfide professionali. Continuerò nella mia attività di blogger (25.000 persone che, nel 2018, hanno deciso di seguirmi con invidiabile costanza sul blog (www.mariosassi.it), 2.600 contatti su LI, i 1260 follower su Twitter, qualche centinaio di nuovi amici su FB). Un pubblico, per me importante, che merita maggiore impegno e attenzione.
Il mio interesse principale resterà concentrato sui tre temi che hanno caratterizzato il mio percorso professionale: il Lavoro a 360°, il comparto della Grande Distribuzione e le Organizzazioni di Rappresentanza (datoriali e sindacali). Tre temi che il contesto politico e sociale attuale mantiene in prima pagina. Temi che ho cercato di approfondire osservando la realtà dal mio personalissimo punto di vista.
Ho sempre ritenuto fondamentale restituire una parte del capitale umano e professionale che ho avuto la fortuna di accumulare in quarant’anni di carriera soprattutto nei confronti dei più giovani. Ho lavorato nel sindacato confederale, nell’industria alimentare, nella grande distribuzione, nella rappresentanza datoriale e, infine, nella formazione manageriale.
Ho incontrato persone di grande caratura morale e professionale. Ne voglio ricordare una su tutte, Jole Vernola, perché temo che le infinite turbolenze che attraversano la Confcommercio le negheranno quel doveroso riconoscimento postumo che avrebbe meritato. Mai un cedimento opportunistico, mai una decisione che non fosse nell’interesse della sua Confederazione, mai opacità nei comportamenti. Un vero punto di riferimento.
A tutti i colleghi dirigenti di Confcommercio e di Manageritalia un grande “in bocca al lupo” per il loro futuro. In questi anni ho incontrato molti seri professionisti che hanno sempre messo a disposizione le loro capacità e le loro competenze alle rispettive organizzazioni. Ed è proprio la loro presenza, spesso invisibile all’esterno quanto determinante, che mi fa ben sperare per il futuro che continuerò a ritenere orgogliosamente come il “nostro” futuro.
Per tutti e quindi per ognuno di noi viene il momento di voltare pagina. Forse, senza accorgercene, diventiamo sempre più esigenti con noi stessi soprattutto quando il tempo che ci resta è ancora più prezioso perché quantitativamente inferiore a quello che abbiamo già attraversato.
Oggi tocca a me.
E per chi pensa che io possa provare risentimento verso qualcuno faccio dono dell’incipit di una bellissima poesia della grande poetessa polacca Wisława Szymborska:
“Devo molto a quelli che non amo.
Il sollievo con cui accetto che siano più vicini a un altro.
La gioia di non essere io il lupo dei loro agnelli.
Mi sento in pace con loro e in libertà con loro,
e questo l’amore non può darlo
né riesce a toglierlo…”
Buon lavoro a tutti!