Per capire la potenza di fuoco di Aldi basterebbe dare uno sguardo in UK. Quattro anni dopo la Brexit, il discount alimentare Aldi continua a espandersi. Quest’anno il gruppo commerciale Aldi vuole superare la soglia dei 50.000 dipendenti in Gran Bretagna. Lo ha annunciato la società sul suo sito web aziendale britannico. Aldi conta attualmente circa 45.000 dipendenti in Gran Bretagna. Si prevede che verranno aggiunti altri 5.500 dipendenti. Stiamo parlando di un migliaio di punti vendita.
In Italia, al contrario, avanza con calma. In un’epoca di finte lepri ALDI sa benissimo che è la tartaruga che, alla fine, arriva prima al traguardo. Per ora raggiunge i 180 negozi (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto). Tutti nel nord italia. 43 i negozi aperti in Veneto, di cui 6 nella provincia di Padova serviti dalla piattaforma logistica di Oppeano. L’altra piattaforma è a Landriano (PV) la prima in funzione dal 2018 la secondo inaugurata a maggio 2020, entrambe garantiscono l’elevata capacità logistica del gruppo, ottimizzando i rifornimenti dei negozi tra Nord Ovest e Nord Est, con un minore impatto ambientale e una riduzione della distanza di approvvigionamento.
Il nuovo negozio sorge a Abano Terme in Via P. Gobetti 34 all’interno dell’area “ABANO CIVITAS”, una zona centrale della città in cui si svolge il mercato settimanale, vicino al Duomo di S. Lorenzo e al Municipio. Abano Terme meta turistica termale da più di 2000 anni si trova ai piedi dei Colli Euganei, un parco regionale unico nel suo genere per arte, cultura e paesaggi mozzafiato. Situata in una posizione strategica al centro della pianura, rappresenta, insieme a Montegrotto Terme, il principale centro termale d’Europa.
Sarà finalmente contento il mio amico e ex collega Federico Barbierato ottimo sindaco della cittadina. Una partita lunga e complessa nata 5 anni fa che ha determinato progetti, demolizioni e ricostruzioni definita dopo aver bloccato sul nascere la previsione di un centro commerciale da 4.500 metri quadrati su piazza Mercato con una riduzione del 64% di cubatura, rispetto a quanto inizialmente previsto. Sottolinea Barbierato: “Stiamo parlando di 130 mila metri cubi in meno. Non so quante amministrazioni in Italia abbiano avuto nella storia questo coraggio”. L’apertura del nuovo negozio ALDI è stata anche l’occasione per realizzare nuovi elementi di aggregazione e connessione all’interno del tessuto urbano e spazi pubblici. Tra questi, una piazza comprensiva di panchine in marmo bianco e camminamenti illuminati realizzati in porfido posato a mano. In prossimità del punto vendita è stata realizzata anche una pergola e sono stati piantumati numerose erbe aromatiche ed alberi. Il punto vendita è, inoltre, dotato di un impianto fotovoltaico con una portata di 110 kW e di 5 colonnine di ricarica per auto elettriche con una portata di 22 kW.
Con una superficie di 905 m2, il nuovo negozio vanta uno store concept pensato per rispondere alle moderne esigenze dei consumatori e offre un’esperienza di acquisto sempre più “smart” grazie a un assortimento compatto e completo, organizzato in modo efficace e intuitivo che permette ai clienti di riempire il proprio carrello di valore, facendo la spesa rapidamente e con semplicità. Soddisfazione dei clienti riconosciuta per il terzo anno consecutivo dall’indagine pubblicata a gennaio 2024 su Altroconsumo che riconferma ALDI “Discount preferito dai consumatori”a pari merito con Eurospin ma sopra gli altri discount. Dovrebbe far riflettere il fatto che questi ultimi non sono solo apprezzati per i prezzi. Soddisfano sempre più anche per i prodotti acquistati, per comfort, cura e ambientazione del punto vendita.
La nuova apertura ad Abano Terme consolida la presenza di ALDI nella provincia di Padova, dove ora sono 6 i punti vendita inaugurati. L’azienda raggiunge così il traguardo dei 180 negozi in Italia e 3.191 collaboratori, proseguendo il piano di espansione nel Nord. A parte i tradizionali sottocosto per festeggiare l’inaugurazione, ALDI, come tutti i principali discount, prosegue l’esperienza iniziata con il “carrello tricolore” offrendo ai propri clienti una selezione di oltre 300 prodotti essenziali come pasta, carne, latte, salumi, formaggi e pesce a prezzo bloccato fino a fine marzo 2024. Su questo vorrei sommessamente sottolineare la “forza” del messaggio di continuità nel risparmio e di distintività del formato rilanciata anche da altri discount (Lidl e Todis) che diverse insegne GDO hanno sottovalutato ripiegando su messaggi tradizionali di scontistica e promozioni nei confronti dei propri clienti. A mio parere, in tempi di inflazione e di difficoltà economiche per molte famiglie a basso reddito “prezzo bloccato” è più rassicurante di altre definizioni tutte uguali utilizzate in tutto il comparto.
E infine il payoff che rappresenta l’azienda e ne esplicita l’identità: “PREZZO ALDI”. Circa 130 referenze di frutta e verdura e 30 marche. Il tutto, con una forte connotazione tricolore: circa l’80% dei prodotti alimentari in vendita, infatti, nasce dalla stretta collaborazione con realtà agricole italiane di eccellenza. Quindi un’interpretazione libera (un po’ tedesca) del termine “prezzo” non solo come sinonimo di convenienza ma anche di freschezza, qualità e provenienza. Aldi è presente nel nostro Paese dal 2018. In questi cinque anni si è mossa con cautela lasciando ad altri l’iniziativa. Adesso è forse arrivato il momento di giocare a carte scoperte. Non credo sia una realtà che si accontenti di un insediamento modesto in un Paese. Personalmente continuo a pensare che Aldi, quando deciderà di superare il Rubicone (o il Marecchia visto che il punto vendita più a sud è Rimini), lo farà attraverso una acquisizione. Sarà nel 2024? Lo scopriremo solo vivendo..