Se oggi mi chiedessero di indicare due insegne in Lombardia particolarmente visibili, piacevoli da visitare e performanti (discount a parte) indicherei Iperal e Tigros. Mi aspetto molto dal nuovo corso di Carrefour italia rispetto al punto di partenza e mi riservo di approfondire altre insegne subregionali al nord come al sud per completare un aggiornamento delle insegne che corrono per essere le best performer del comparto ciascuna in base alle strategie scelte dai rispettivi management. I numeri però non dicono tutto. Soprattutto cambiano in funzione degli uomini che li realizzano. Su Esselunga ho già espresso le mie perplessità. Oggi affronto Unes, un’altra insegna che non sta ritrovando le importanti traiettorie di business a cui ci aveva abituato ( è l unica azienda, lo dico anche da cliente, che per un certo periodo ho pensato potesse mettere un po’ di fiato sul collo al leader Esselunga sulla piazza di Milano).
Comprendere perché un’insegna riesce ad affermarsi tra tante, risalire la china e imporsi ad una platea di consumatori difficili e frastornati da mille richiami e poi ricadere nell’oblio è fondamentale per rendersi conto che, nella Grande Distribuzione, nulla è mai acquisito. Si sale e si scende alla stessa velocità. Non solo i passaggi generazionali possono rallentare o far cambiare direzione di marcia. La differenza la fanno i manager, a cui spesso i successi non sono perdonati, quasi come gli insuccessi. Il caso di Unes è paradigmatico.
Un po’ di storia per comprenderne le traiettorie possibili.
L’azienda è di proprietà di Marco Brunelli, oggi 95 anni, che resta a mio parere il vero dominus della Grande Distribuzione italiana. Nessuno ha collezionato i suoi successi. Cofondatore di Esselunga (in società con Bernardo e Guido Caprotti), di GS supermercati, (in società con Guido Caprotti), fondatore e proprietario dei gruppi Finiper operante col marchio Iper la Grande I e UNES). Inoltre, ha ricoperto la carica di presidente di Carrefour Italia. Poi c’è l’aspetto umano che per il sottoscritto conta come e più di altri giudizi. Avendo conosciuto sia Bernardo Caprotti che Marco Brunelli, posso dire di aver stimato entrambi ma sottolineo, sommessamente, che la mia preferenza personale va al secondo. Leggi tutto “Grande Distribuzione. UNES, quali prospettive per il futuro prossimo?”