Com’era prevedibile siamo arrivati al dunque. La procedura partita per le sedi centrali chiarisce definitivamente il problema principale di questa acquisizione. Non devono meravigliare tutti coloro che fingono di cadere dal pero. Succede sempre così. Otto mesi buttati al vento in cui si è scelto di discutere di altro. La procedura riporta tutti con i piedi per terra. Il conto alla rovescia è partito.
Se si continuerà a perdere tempo ci saranno presto 817 licenziamenti senza alternative. Personalmente non ho alcuna intenzione di seguire i profeti di sventura. Ho detto fin dall’inizio che il problema centrale sarebbe stata la gestione degli esuberi delle sedi e poco di più e che lo sforzo principale andava fatto su questo. Molti hanno preferito parlare d’altro. Rancori di settore, dirigenti ex Auchan messi da parte, sindacalisti in cerca di nuove identità hanno fatto il resto creando quella confusione inutile in un complesso processo di ristrutturazione.
I dirigenti, dopo le inutili polemiche scatenate a suo tempo da qualche gola profonda, hanno in larga parte sottoscritto l’accordo raggiunto da Manageritalia. L’ho giudicato un buon accordo allora prendendomi le critiche delle “Teresine del lago” di varia estrazione e confermo il mio giudizio oggi. Magari potessero sottoscriverne uno simile i quadri aziendali che invece rischiano di essere trasformati nel classico vaso di coccio compressi tra esigenze diverse.
Lo stesso vale per la gestione degli esuberi. L’universo Conad ha limitate capacità di assorbimento. Vanno sfruttate fino in fondo ma non saranno sufficienti. Meglio puntare al ricollocamento esterno. Dovessi dare un consiglio a tutti coloro che non sono in grado di gestirsi autonomamente punterei deciso verso un accordo con le società di OTP aderenti all’AISO che è l’associazione di riferimento e che ne garantisce la serietà di approccio. Leggi tutto “Conad/Auchan. La fredda logica dei numeri….”