La disdetta del CIA Auchan/SMA era assolutamente prevedibile. Così come l’avvio delle procedure di trasferimento. I rappresentanti di Conad lo avevano anticipato nei diversi incontri. Si potrà discutere sulla modalità utilizzata o sull’efficacia legale dell’atto. Quindi ci potrà essere anche chi minaccerà di impugnare il provvedimento. È una reazione comprensibile quanto inutile. I trasferimenti in Conad e l’abrogazione CIA sono evidentemente collegati.
A dimostrazione che non sempre il sindacato comprende la gravità della situazione basta la recente dichiarazione di un segretario nazionale di categoria che ha definito “un’ossessione” la determinazione dell’azienda sull’abrogazione del CIA. Come ho già scritto, la sottovalutazione della drammaticità della situazione porta a queste dichiarazioni senza capo né coda.
A mio parere è meglio essere chiari. Conad ha cercato di far comprendere che non ci sono scorciatoie praticabili né tempo da perdere. Fatturato e costi continuano inesorabilmente a peggiorare. Salvare il salvabile resta l’assoluta priorità e la missione di Conad e dei suoi imprenditori.
La “fuga disordinata” di Auchan dal nostro Paese non può essere stata sottovalutata al punto da non capire che siamo ormai al “game over”. Da tempo ho cercato di sottolineare che ci si trova di fronte ad un evento eccezionale e non ad una semplice riorganizzazione/ristrutturazione aziendale. Ma tant’è. Leggi tutto “Conad/Auchan. La negazione dell’evidenza porta alla sottovalutazione della realtà”