Adesso il tema è quello delle aste al ribasso praticato da alcune aziende della GDO ma addebitato a tutte. La ormai famosa passata di pomodoro a 31,5 centesimi con l’immagine che passa in TV dei raccoglitori ridotti in schiavitù dai caporali nei campi del sud e da gravissimi fatti di cronaca.
Prima era quello del lavoro festivo, prima ancora del lavoro povero e precario. Non è la prima volta che insisto su questo punto. La Grande Distribuzione Organizzata ha un serio problema di immagine complessiva negativa a cui non riescono a sottrarsi neppure le imprese migliori.
Personalmente ho una grande stima per chi guida le aziende nel comparto che cercano di smarcarsi dall’essere considerate “grigie come tutti i gatti, di notte”. Però purtroppo è così e la ragione è molto semplice.
Non esiste nessun comparto economico in esasperata competizione al suo interno che si è caratterizzato nel tempo in quanto tale. Dalla più grande impresa industriale al più modesto esercizio commerciale sotto casa, da importanti settori economici come agricoltura, turismo, logistica nessuna azienda che vi opera ha mai sentito la necessità di mimetizzarsi dietro la sigla di un settore rinunciando in modo così evidente alla specificità di insegna. Leggi tutto “GDO tra aste al ribasso, lavoro festivo e immagine pubblica”