In occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari che ricorre il 29 settembre, Despar Nord rinnova il proprio impegno nel contrasto allo spreco alimentare con una campagna in store e sui canali web https://www.despar.it/it/antispreco/#gref per sensibilizzare i clienti. Nel 2019 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ufficialmente introdotto la Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, che dal 2020 viene celebrata il 29 settembre. L’appuntamento è un invito ad enti pubblici e privati affinché si attivino per ridurre le perdite e gli sprechi alimentari e per la transizione sostenibile dei sistemi agroalimentari, come richiesto dagli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Despar Nord (Aspiag Service), concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar in Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Lombardia con una rete logistica di 10 piattaforme, gestisce 250 punti vendita diretti e rifornisce 304 punti vendita affiliati con oltre 9.285 collaboratori. Assieme alle concessionarie SPAR di Austria, Slovenia, Croazia e Ungheria, Aspiag Service fa parte del gruppo SPAR Austria. Aspiag Service è inoltre parte del Consorzio Despar Italia che, con i suoi 6 soci consorziati, riunisce tutte le concessionarie del marchio sul territorio nazionale. Da ormai 20 anni, l’azienda ha avviato con Banco Alimentare e Last Minute Market un progetto per il recupero delle eccedenze alimentari e la donazione ad associazioni ed enti caritativi del territorio. Nel solo 2023 nei punti vendita a gestione diretta delle regioni in cui l’azienda è presente sono state raccolte 1.460 tonnellate di prodotti alimentari rimasti invenduti. Gli alimenti raccolti sono stati redistribuiti attraverso una rete di oltre 170 associazioni e organizzazioni benefiche sui territori e hanno consentito la preparazione di circa 3,2 milioni di pasti destinati a coloro che si trovano in situazioni di maggiore necessità.
L’iniziativa ha generato un forte impatto in termini di sostenibilità e riduzione degli sprechi e degli scarti, consentendo di ottenere una diminuzione dei rifiuti aziendali pari a 1.403 tonnellate. A conferma di questo impegno, l’azienda ha inoltre scelto di attivare durante tutto l’anno un’iniziativa grazie alla quale i clienti potranno acquistare, scontati del 50%, i prodotti a scadenza ravvicinata contrassegnati da un apposito bollino con indicata la percentuale di sconto che li rende immediatamente riconoscibili sugli scaffali, un modo concreto per ridurre gli sprechi di alimenti prossimi a scadenza e dare la possibilità di acquistare prodotti di qualità ad un prezzo vantaggioso.
“Il contrasto agli sprechi alimentari è un tema di primo piano su cui come Despar siamo impegnati da moltissimi anni, lavorando al fianco di enti e associazioni sui territori, coinvolgendo, informando e creando consapevolezza anche con i nostri clienti – ha dichiarato Mauro Muraro, Direttore Marketing di Despar Nord (Aspiag Service) – Ribadire questo impegno in occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari è un’ulteriore conferma dell’attenzione che la nostra azienda riserva a questo tema, in linea con alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 che Despar Nord ha scelto per la propria strategia di sviluppo e con gli impegni contenuti nel nostro manifesto di sostenibilità per un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile”.
Purtroppo dal nuovo Cross Country Report dall’Osservatorio internazionale Waste Watcher 2024 dedicato allo spreco alimentare nei Paesi del G7, diffuso in vista della Giornata internazionale lo spreco alimentare domestico in Italia è pari a 2,132 milioni di tonnellate, un incremento del 32,6% in soli due anni. Considerando l’aumento della popolazione italiana in condizioni di povertà alimentare, 6 milioni pari al 10% degli italiani, Caritas, Istat) con i 4,26 miliardi di pasti sprecati si potrebbe dar da mangiare a ben 3,89 milioni di persone, più della metà dei poveri alimentari.
Osserva il direttore scientifico di Waste Watcher International, Andrea Segrè: «è scandaloso che di fronte alla povertà alimentare in aumento nel mondo e in Italia si sprechino tanti pasti, questi numeri toccano le nostre coscienze. Se questo trend si mantiene sarà impossibile per l’Italia raggiungere l’Obiettivo ONU di sviluppo sostenibile 12.3 (entro il 2030, dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto). Temo che anche a livello globale, considerando i trend dei Paesi del G7 analizzati nel report, sarà molto difficile se non impossibile rispettare, nella scadenza, l’Obiettivo ONU. “Per questo rinnoviamo con forza l’appello ai Ministri dell’Agricoltura dei Paesi del G7 di affrontare il tema sprechi, adottando politiche pubbliche e private di prevenzione dello spreco domestico, interventi mirati a ridurre la povertà alimentare e programmi di educazione alimentare a tutti i livelli».
A livello globale nel 2022 l’ Agenzia delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) stimava nella vertiginosa cifra di 631 milioni di tonnellate lo spreco alimentare domestico a livello mondiale, per un totale di 1.262 miliardi di pasti sprecati in un anno, a fronte di 828 milioni di persone affamate nel mondo (FAO, 2022. Un pasto equivale a 500 grammi di alimenti, UNEP Food Waste Index Report 2024). “Il mondo produce abbastanza cibo per sfamare tutti – si legge in un comunicato della Fao – eppure milioni di persone soffrono di fame e malnutrizione. Le perdite e gli sprechi alimentari aggravano questo problema riducendo la quantità di cibo disponibile per il consumo, contribuendo così all’insicurezza alimentare”. Serve una grande operazione di sensibilizzazione sostengono sia Andrea Segrè che la chef Cristina Bowerman, Ambasciatrice di sostenibilità della campagna, attraverso il video che sarà diffuso per UNRIC – Regional Information Center for Western Europe delle Nazioni Unite, lanciano un forte video appello per l’introduzione dell’educazione alimentare nelle scuole di tutto il mondo. «È essenziale – spiegano – che l’educazione alimentare e ambientale diventino parte essenziale della formazione dei cittadini di tutto il mondo: queste conoscenze sono parti essenziali di quella “educazione alla cittadinanza” che riguarda tutte le persone sulle terra in questo terzo millennio».
Per queste ragioni l’azione di Despar e di tutte le altre realtà della GDO impegnate sul tema è decisamente importante. (in collaborazione con Retail&Food)