Non è da molto che frequento i press day delle insegne della Grande Distribuzione. C’è la concreta possibilità di trovarsi ad ascoltare l’oste che non può che parlare bene del suo vino. Soprattutto è difficile comprendere il legame tra quelle presentazioni e la realtà quotidiana senza frequentare i loro negozi. Il rischio così è che le insegne, a chi ascolta, sembrino un po’ tutte uguali. Poche, nel comparto, giocano per vincere il campionato. La maggior parte di loro gioca per non retrocedere. Fino a poco tempo fa la crescita era sostanzialmente assicurata dalle nuove aperture e dalle acquisizioni. Dentro il PDV, dalla ricchezza, dalla qualità dell’offerta e dalla convenienza. Oggi la partita sta cambiando. La proliferazione di insegne e formati spesso confinanti spinge il cliente a frequentarne più d’uno. C’è chi dice, almeno sei. Le borse variopinte alle casse spesso segnalano questa “infedeltà”.
I “press day” hanno però un pregio. Consentono di capire il grado di consapevolezza dell’insegna rispetto a questi cambiamenti in corso. Con questo spirito mi sono recato alla presentazione di Despar. Conoscevo poco questa azienda. Il punto vendita di Malé in Val di Sole che frequento per diversi mesi all’anno, il loro direttore risorse umane Angelo Pigatto e Fabrizio Colombo, oggi Despar Sardegna, con cui, in passato, siamo stati colleghi in Standa. Due ottimi professionisti che avevo perso di vista. Non avevo altri riscontri diretti. L’evento era a casa LAGO, un grande appartamento nel centro di Milano in grado di trasformarsi in una location per incontri di business rinominata per l’occasione in “Casa Despar”. Lì, ho incontrato i due artefici principali della Despar di oggi. Il Presidente, Gianni Cavalieri, un imprenditore siciliano esperto, grande navigatore e profondo conoscitore del comparto e Filippo Fabbri il Direttore Generale che vanta una carriera significativa a cavallo tra industria alimentare e GDO.
Despar è un consorzio di imprese che riunisce sotto l’insegna 6 aziende della distribuzione e quasi un migliaio di affiliati con un fatturato di 4,14 miliardi di euro e circa 1400 punti vendita collocandosi tra le prime dieci insegne italiane. Assente in alcune regioni centrali (Toscana, Marche e Umbria). Cresce al sud (Puglia, Calabria e Sardegna) e in alcune regioni del nord (Piemonte, Liguria e Emilia Romagna). È una multinazionale tipicamente “Glocal”, in grado di pensare globalmente e agire localmente. Spar International, il gruppo mondiale della distribuzione associata è presente in 48 Paesi con un fatturato complessivo di 43,5 miliardi di euro in crescita (https://www.desparitalia.it/spar-international/).
È presente sul territorio nazionale in 17 regioni italiane con le insegne Despar, Eurospar e Interspar. Nel Consiglio di amministrazione di Despar Italia sono entrati due nuovi amministratori, Marco Fuso (Despar Nord Ovest) e Francesco Montalvo (Despar Nord Est), insieme a Pippo Cannillo (Despar Centro Sud), Fabrizio Colombo (Despar Sardegna) e Toni Fiorino (Despar Messina). Paul Klotz di Aspiag Service, che ha ricoperto la carica di presidente dal 2016, assume il ruolo di vicepresidente. Interessante la strategia GLOCAL: attenzione alla sana alimentazione, sostenibilità e promozione di prodotti locali e filiere agroalimentari italiane. Attualmente, oltre il 90% dei fornitori delle linee Despar sono italiani e producono in Italia.
Prossimamente, presenterà il suo “Manifesto di Sostenibilità” insieme al nuovo brand “Cambiamo il domani Despar” che sarà il simbolo di tutte le iniziative legate all’ambiente e alle persone. in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. Tra le diverse iniziative per l’ambiente, la riduzione di CO2 e quelle in collaborazione con il FAI, segnalo un progetto, a mio parere, molto interessante: “Le Buone Abitudini” che verrà esteso in tutto il Paese (https://bit.ly/3Sol3Os), e che promuove l’educazione alimentare e uno stile di vita sano nelle scuole primarie. Un’iniziativa che più di altre segnala un impegno rivolto al futuro e alle giovani generazioni. Lidl, Aldi e Penny Market in Germania stanno traguardando diverse loro iniziative al futuro.
Questa iniziativa di Despar va nella stessa direzione. Educare al consumo consapevole diventerà una strategia vincente. Complimenti per averla lanciata per prima in Italia individuando nella scuola primaria la centralità del progetto. Per ridurre lo spreco alimentare, ha aderito alla campagna “Etichetta consapevole” di Too Good To Go (https://bit.ly/3QCNW8p) che mira a sensibilizzare i consumatori. Sul “Trimestre anti-inflazione”, l’impegno è quello di garantire prezzi bloccati su oltre 300 prodotti a marchio nelle regioni coperte fino al 31 dicembre 2023.
Secondo Filippo Fabbri: “Il dato di ottobre è superiore alle nostre aspettative, con effetti positivi sulle vendite anche di prodotti non compresi nel carrello. Se però l’iniziativa funziona, è prevedibile che possa andare avanti, ferma restando la necessità di dare con la Legge Finanziaria dei vantaggi alle fasce di reddito più basse”. La comunicazione è stata potenziata con la campagna mediatica “Conta su di noi,” sottolineando la qualità e la convenienza dei prodotti a marchio. L’obiettivo per il 2025 è quello di arrivare con i nostri prodotti MDD a una quota di mercato del 25%. Un percorso che porteremo avanti guardando alla sostenibilità e al legame con i territori in cui ci inseriamo, per far conoscere sempre di più i valori e i tratti distintivi del brand Despar” caratterizzati dall’italianità del prodotto e la valorizzazione delle filiere agroalimentari locali, basti pensare che oggi oltre il 98% dei fornitori delle linee Despar sono italiani.
E poi la sana alimentazione e la sostenibilità. Obiettivi importanti che vogliamo perseguire continuando ad essere un punto di riferimento per le persone sui territori costruendo un legame sempre più forte con il cliente che ci sceglie come un brand di fiducia sul quale contare per qualità e convenienza” ha concluso Filippo Fabbri, DG di Despar Italia. Che dire? Una bella realtà. Non presente, purtroppo, se non marginalmente, in Lombardia. Esattamente un anno fa il Sole 24ore parlava di possibili 60 negozi Despar entro il 2026 in Lombardia tra diretti e affiliati. Vedremo. Comunque di opportunità ce n’è più d’unes….