Il CFMT partecipa all’Osservatorio delle Competenze Digitali.

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L’opportunità di partecipare a progetti veramente innovativi, di accrescere le competenze distintive del CFMT (centro di formazione management del terziario) per poterle mettere a disposizione delle imprese e dei dirigenti aziendali ci spingono ad accettare sempre sfide nuove.

A questo aggiungiamo la soddisfazione  di condividere questo progetto perché ci consente una collaborazione con Confindustria e Confcommercio e con le loro Federazioni di categoria. Una soddisfazione in più perché, insieme,  alziamo lo sguardo verso il futuro delle nostre imprese e dei mondi associativi che le rappresentano.

Quest’anno come CFMT entriamo a pieno titolo nell’Osservatorio delle Competenze Digitali 2018 ( http://bit.ly/2kLXDSe ) grazie al contributo del nostro Direttore TLab Enzo Rullani e di Andrea Granelli socio fondatore di Kanso e nostro brand Ambassador. Insieme a loro abbiamo approfondito i temi legati alla E-Leadership. Partendo da una necessaria definizione operativa i temi da noi trattati hanno riguardato le potenzialità della digitalizzazione, le e-skill oggi richieste e la trasformazione dei ruoli manageriali.

Dal mese di luglio partirà un percorso (  http://bit.ly/2Jciv3T  ), sempre proposto dal CFMT, di nove giornate in diverse città con l’obiettivo di far crescere una nuova consapevolezza digitale. Questi incontri saranno tenuti da Stefano Epifani, Presidente del Digital Transformation Institute e dallo stesso Andrea Granelli. A  questi incontri parteciperanno importanti testimonial aziendali.

Insieme al Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Udine, al suo Rettore De Toni e a numerose imprese che ci hanno consentito di studiarne l’evoluzione (  http://bit.ly/2kR34j0  ) abbiamo cercato di esplorare l’inevitabile  crescita esponenziale della complessità che sta trasformando il senso stesso del vivere e del lavorare. Da qui la convinzione che le persone, il cui apporto creativo è indispensabile tornano al centro della scena produttiva perché guideranno la trasformazione in corso e la rinnovata centralità del nostro ruolo.

Per CFMT contribuire  all’Osservatorio delle Competenze Digitali 2018 è il modo per sottolineare ancora una volta come il tema della Digital Transformation stia entrando di forza fra le priorità delle imprese.

Giorgio Rapari, Presidente di Assintel e vice Presidente di CFMT ci ricorda che:” la trasformazione digitale non è solo un fatto di tecnologie e processi ma ha l’impatto di una rivoluzione culturale; è come se dovessimo progettare che un intero Paese cambiasse lingua per connettersi con il resto del mondo. E mentre punte avanzate già lo fanno, pensiamo alle imprese digitali, altre restano ancorate al vecchio, tanto nel tessuto socio imprenditoriale quanto nel linguaggio politico burocratico.” E CFMT rappresenta un punto di incontro e di confronto proprio  per la presenza al suo interno di imprese e manager di entrambi questi mondi.

Questa necessaria attenzione deve rappresentare il punto di avvio di un processo che sta cambiando anche la funzione assegnata al digitale rispetto alle altre competenze e attività aziendali. Solo una competenza digitale “agita” consente, infatti, un’autentica Digital Transformation delle imprese, che dipende quasi interamente dal rafforzamento dei «fattori umani» a valle della Digital Automation, cioè dell’introduzione in azienda di strumenti e ambienti digitali.

Tutte le evidenze portano a vedere il digitale come componente indispensabile e sempre più importante in tutti i mestieri, nuovi e di sempre. È dunque importante che tutti possano adeguare e arricchire il portafoglio di conoscenze e competenze, così come anche è importante che le aziende possano reperire profili sempre più aggiornati in chiave digitale.

A questo riguardo, l’Osservatorio ha identificato alcuni ambiti su cui impostare nuove iniziative e rafforzare quelle già esistenti. Innanzitutto occorre rinnovare i percorsi di formazione in ottica digitale a tutti i livelli, dalla scuola secondaria all’università, dalla riconversione professionale alla formazione del management. In secondo luogo occorre ridurre l’eterogeneità nella domanda di competenze digitali nelle professioni, a livello settoriale, funzionale o territoriale e sostenere la piena valorizzazione delle opportunità di lavoro legate a competenze digitali non specialistiche, anche nei settori non tecnologici. Infine occorre spingere le capacità di e-Leadership e change management nei ruoli dirigenziali e in tutte le imprese, perché è il management che deve innanzitutto stimolare l’innovazione. 

La ricerca ha evidenziato una forte correlazione tra skill digitali e soft skill, e cioè quelle abilità trasversali un po’ a tutti mestieri che connotano comunque una più evoluta professionalità: apertura al cambiamento, conoscenza dell’inglese, problem solving, team working, pensiero creativo, capacità di parlare in pubblico, di gestire il tempo e di comunicare con i clienti. 

Tutto questo dimostra che c’è ancora molto lavoro da fare in questa direzione. Chi lavora nel campo della formazione deve interrogarsi costantemente sul senso di quanto sta accadendo o può accadere nelle imprese. Per questo come CFMT ci stiamo attrezzando non solo partecipando e sostenendo queste iniziative ma cercando di accompagnare le nostre aziende e i nostri manager in questo decisivo processo di cambiamento.

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