La sfida della sostenibilità è un obiettivo di filiera. Il caso Ahold Delhaize USA

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Comunicare iniziative, pomposamente definite   di  “sostenibilità” e impegnarsi a promuoverle e realizzarle a 360° nel tempo sono cose diverse. Soprattutto dove  la GDO ha spesso solo un ruolo di semplice “sollecitatore di sostenibilità” tra le filiere a monte e il consumatore finale. A volte, però,  sceglie di essere  protagonista e di fare la propria parte.  Il caso che condivido oggi è interessante e coinvolge il retailer Ahold Delhaize USA con i suoi marchi locali (Food Lion, Giant Food, The Giant Co., Hannaford e Stop & Shop). Il progetto nasce da una collaborazione con la società di snack Kellanova e Bartlett, uno dei principali esportatori statunitensi di grano e produttore di un’ampia gamma di farine.

L’accordo mira alla conservazione e al miglioramento del suolo, creando un approccio specifico per le colture, il clima e il terreno. Un progetto pilota “dal campo allo scaffale” per ridurre le emissioni lungo la catena del valore.  L’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra (GHG) dalla coltivazione/produzione  del grano lungo la filiera previsto  dal cosiddetto “scope 3” (le emissioni di gas a effetto serra che derivano dalle attività della catena del valore di un’azienda che non vengono svolte direttamente attraverso le sue operazioni. Suddivise in 15 categorie comprendono, ad esempio, le emissioni provenienti dai fornitori dell’azienda o quelle rilasciate attraverso l’uso dei suoi prodotti). 

Questo è il primo programma nel suo genere sia per Ahold Delhaize USA che per Kellanova. Il progetto si concentrerà sugli agricoltori che hanno già implementato pratiche agricole rigenerative. Il grano raccolto e macinato da queste fattorie verrà utilizzato insieme al grano coltivato in modo convenzionale per produrre gli iconici cracker Cheez-It® e Club® di Kellanova. Questi prodotti saranno venduti nei 2000 negozi del marchio locale di Ahold Delhaize USA dal 2025. Il programma unico – il primo del suo genere per Ahold Delhaize USA e Kellanova – prevede la collaborazione di parti interessate di tutta la catena di approvvigionamento – dal campo al mulino, dall’impianto di produzione allo scaffale – per sostenere economicamente gli agricoltori statunitensi riducendo al contempo le emissioni di gas serra.

“Il 95% delle emissioni di Ahold Delhaize USA risiedono nello Scope 3, il che rende questo programma  importante”, ha affermato Marc Stolzman, Chief Sustainability Officer di Ahold Delhaize USA. “Non solo ci aiuterà nella nostra corsa verso Net Zero, ma i dati ci aiuteranno a tracciare il nostro percorso futuro per le collaborazioni Scope 3” con tutti i nostri fornitori. “Le realtà di Ahold Delhaize USA si impegnano così a offrire prodotti alimentari più sostenibili e contemporaneamente  a creare un pianeta più sano”, ha affermato JJ Fleeman, CEO di Ahold Delhaize USA.

“Un passo significativo in questo percorso è la riduzione delle emissioni di carbonio di Scope  3, che richiede partnership come questa con Kellanova e Bartlett”. “Ci siamo impegnati sia a ridurre le nostre emissioni sia per promuovere il benessere delle persone, compresi gli agricoltori, lungo tutta la nostra catena del valore alimentare”, ha affermato Carrie Sander, Chief Customer Officer – Nord America, Kellanova. “Crediamo nel potere della partnership e siamo contenti di collaborare con Ahold Delhaize USA e Bartlett per aiutare potenzialmente a migliorare i risultati per i coltivatori di grano. Questo programma innovativo ci aiuta a lavorare contemporaneamente verso entrambi questi obiettivi”.

“Siamo soddisfatti di lavorare con i nostri clienti e partner per migliorare i risultati ambientali nelle aziende agricole, aumentando al contempo la sostenibilità generale in tutta la catena di approvvigionamento di fresatura e cottura”, ha affermato Bob Knief, presidente di Bartlett, una società Savage, con sede a Kansas City, Mo. “Abbiamo un forte impegno per il miglioramento continuo e non vediamo l’ora di impegnarci e sostenere i coltivatori di grano della Carolina del Nord nella misurazione e nell’ottimizzazione delle loro prestazioni di sostenibilità”. Oltre al grano rigenerativo, un risultato chiave di questo programma saranno gli approfondimenti agronomici sulla resilienza dell’azienda agricola e della catena di approvvigionamento.

Arva Intelligence, la cui missione è consentire agli agricoltori di far crescere la propria attività, promuovendo al contempo un’economia più ampia delle risorse ambientali, utilizzerà la  piattaforma CropForce™ per misurare, segnalare e verificare gli impatti sulle rispettive riduzioni delle emissioni dei partner, fornendo conoscenze adattabili a ciascuna azienda possono potenzialmente portare avanti lo sviluppo di altre iniziative nell’ambito di Scope 3.

Questo progetto dimostra che occuparsi di  “sostenibilità“ in modo serio presuppone iniziative comuni nella filiera. Un altro buon motivo per passare, anche da noi,  da una logica di contrapposizione ad una di collaborazione costruttiva. 

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