Metro. Alla ricerca di nuove traiettorie di business…

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Specialista della food distribution per l’horeca con focus sulle imprese della ristorazione di taglia medio-piccola (21 milioni in tutto il mondo), Metro è  presente in 35 paesi con oltre 150.000 collaboratori.  I marchi principali sono Metro e Makro nei cash & carry, e Real nei supermercati (un’insegna molto nota soprattutto in Germania, mentre Metro è un global brand).

METRO Italia, con uno staff di oltre 4.000 dipendenti, è specializzata nel commercio all’ingrosso nel settore Horeca. È presente in Italia in 16 regioni con 49 punti vendita all’ingrosso. Ha un’offerta di servizio integrata con diverse modalità di acquisto in funzione delle specifiche esigenze: dalla consegna (Food Service Distribution – FSD) al Cash and Carry e al canale digitale Mercato Online. La rete distributiva si completa con due depositi rispettivamente nelle aree metropolitane di Milano e di Roma, dedicati esclusivamente all’FSD. L’azienda ha circa 200.000 clienti con un focus specifico sulla ristorazione e l’ospitalità (Horeca). Nell’anno fiscale 2021/2022 METRO Italia ha generato vendite pari a 1,8 miliardi di euro.

Nonostante questa “potenza di fuoco” in Italia è impegnata a confermare nuove traiettorie di business che hanno stentato a funzionare negli ultimi  anni. Il 2023 è stato un anno in salita e quindi si è evidenziata la necessità di ri-concentrarsi sul business principale. Da qui una delle ragioni dell’interruzione della partnership con il gruppo Végé che avrebbe dovuto durare fino al 2024 è che si conclude con un anno di anticipo. Giorgio Santambrogio AD di VéGé lo spiega (https://bit.ly/3M0T8Af) in un’intervista a Distribuzione Moderna con la sua consueta dose di diplomazia.

Un indubbio successo per la capacità di aggregazione a suo tempo di Végé probabilmente interrotto anche a seguito dell’arrivo ad aprile del nuovo CEO e delle strategie di business del gruppo Tedesco. Solo un anno fa Romain Pobè, Direttore Commerciale di METRO Italia dichiarava: “Siamo convinti che soltanto facendo squadra potremo superare le sfide che il contesto economico mondiale attuale ci pone permettendoci di continuare ad essere il partner d’eccellenza per il mondo Horeca”.

VéGé, infatti, si occupava di condurre la negoziazione per conto di METRO Italia con un centinaio di fornitori di prodotti, al fine di ottenere le migliori condizioni di fornitura possibili. Negoziazioni che il nuovo CEO vuole riportare in casa. La filosofia  di Metro  è di posizionarsi, in ogni mercato, come grossista alimentare di primo piano, secondo il programma di crescita “sCore” che prevede ricavi al 2030 di 40 milioni di euro). La leva dei fornitori, e quindi la loro gestione, è ritenuta fondamentale e da gestire in prima persona.

Non va sottovalutato che Metro, sono ormai diversi anni che è alla ricerca di un nuovo slancio. Dopo Mario Maiocchi Direttore Generale di Metro Italy e Presidente Metro Italia Cash and Carry S.p.A. si sono succeduti  5 CEO (Dominique Minnaert nel 2008, Philippe Palazzi nel 2011, Claude Sarrailh nel 2015, Tanya Kopps, CEO di Metro Italia da luglio 2018). Pochi o tanti, non sta a me giudicare. Dal 1 aprile 2023 è arrivato l’olandese Arnoud J. van Wingerde, il nuovo Chief Executive Officer di Metro Italia.

Van Wingerde, da parte sua, vanta una carriera internazionale importante che lo ha visto ai vertici delle principali realtà nel mondo dell’HoReCa. L’obiettivo della multinazionale tedesca è  quello di valorizzare le eccellenze e le peculiarità nazionali  per andare incontro ai clienti storici non solo in un’ottica di fornitore, ma come acceleratore di progetti, servizi e formazione. Il classico “think globally, act locally” declinato in ogni Paese. Arnoud J. van Wingerde ha  iniziato la sua carriera nel 1997 nei Paesi Bassi, quando entra in Makro come Store Manager. Nel gennaio 2002 prosegue il suo percorso come Regional Operations Director in Metro Francia, per poi ricoprire la posizione di direttore Operations in Metro Italia. Fa ritorno dopo 10 anni nei Paesi Bassi assumendo il ruolo di Ceo in Hanos Internationale Horeca Groothandel, dove resterà fino al 2009. Da qui passa a Shv come Operational Staff Team Member e da allora ricopre, nella divisione Cash & Carry della società, le posizioni di Ceo Makro Argentina, Ceo Makro Food Service Brasile ed infine, dal 2019 a oggi, Ceo Shv-Makro Colombia. In qualità di Ceo di Metro Italia, Arnoud J. van Wingerde riporterà a Rafael Gasset, COO Metro Ag.

“Tornare in Italia per me rappresenta una grande emozione e una grande sfida: un Paese infinitamente ricco per la sua enogastronomia che vogliamo valorizzare e promuovere attraverso l’impegno che da sempre caratterizza questa realtà, non solo come marchio, ma anche come attore sociale ed economico” ha dichiarato van Wingerde. “L’obiettivo è consolidare la posizione di leadership del mercato rafforzata dall’implementazione della nostra strategia 2030 e continuando a guardare all’innovazione e al futuro di questo settore in un’ottica di sostenibilità dell’intera filiera.” (l’elemento centrale della strategia “sCore” è l’approccio multicanale, che si riflette nel modello di business attraverso l’integrazione dei negozi all’ingrosso fisici, i cui assortimenti sono costantemente rivolti ai clienti professionali, con l’attività di consegna e soluzioni digitali e, contemporaneamente accelerare la crescita dei prodotti a marca propria). 

Secondo lo studio presentato da NPD Group al SIGEP di Rimini, nel 2023 la spesa in Italia per i consumi fuoricasa aumenterà del 10% con un incremento del 6,7% delle presenze all’interno degli esercizi pubblici e un +3,1% di spesa media individuale (da cash and carry). il rallentamento della crescita economica nel 2023 non sembra condizionare significativamente il settore fuori casa, il cui giro d’affari è atteso in (lieve) aumento quest’anno. Insomma, il settore è solido e sta recuperando terreno dopo il Covid, ma non mancano le ombre legate all’inflazione. A van Wingerde quindi il compito di rilanciare la presenza di Metro nel nostro Paese. 

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