Tony Hoggett lascia Amazon.

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La notizia non passerà certo inosservata. E il primo a comunicarla su LinkedIn è stato il diretto interessato spiazzando sia l’azienda, presa un po’ alla sprovvista,  sia le riviste USA del comparto che non avevano evidenziato problemi. “Dopo quasi tre anni in Amazon, è arrivato il momento di fare il passo successivo nella mia carriera. Il mio tempo in Amazon è stato incredibile e sono grato ai miei colleghi per il loro supporto, la loro guida e la loro amicizia. Sono ottimista riguardo al lavoro che Amazon sta facendo per migliorare l’esperienza di acquisto dei clienti e non ho dubbi che i team manterranno lo slancio in mia assenza. Farò il tifo per tutti voi”.

Tony Hoggett, SVP, Worldwide Grocery Stores lascia quindi Amazon. Ex dirigente di Tesco, Hoggett ha iniziato a lavorare in Amazon nel gennaio 2022 e ha fatto parte fino ad oggi, del senior leadership team dell’azienda, o S-team, che si incontra regolarmente con il CEO di Amazon Andy Jassy e gli altri alti dirigenti. L’S-Team  comprende i 23 consiglieri più fidati ed è il luogo deputato a  prendere le decisioni strategiche a lungo termine che  modellano il business aziendale. Gli incontri quotidiani coinvolgono per lo più membri dell’ S-Team sul lato retail dell’azienda, come Doug Herrington, CEO, Worldwide Amazon Stores,   Brian Olsavsky, SVP and CFO,  Udit Madan, VP, Worldwide Operations, Drew Herdener, SVP, Communications & Corporate Responsibility  e la responsabile delle risorse umane Beth Galetti, SVP, People eXperience and Technology. Vedremo presto chi sostituirà Tony Hoggett.

Comunque il colpo è destinato a lasciare il segno nonostante Amazon sia nota per avere una cultura del lavoro molto particolare. Jeff Bezos l’aveva definita “Day One Thinking”.  Consiste nell’iniziare ogni giorno pensando che l’azienda sia una start-up in erba, e i dipendenti devono sfidare i pregiudizi precedentemente posseduti. Day One è anche il nome della sede principale di Amazon che si trova nel campus della South Lake Union a Seattle. Questo per sottolineare la capacità di metabolizzare gli insuccessi e  la grande capacità di ripartire che ne contraddistingue il DNA. Hoggett rappresentava però un punto di forza notevole.  Il punto di incontro tra retail e tecnologia.

Durante il suo mandato in azienda, Hoggett ha riunito e supervisionato tutte le attività alimentari  di Amazon, tra cui Amazon Fresh, Whole Foods Market, Amazon Go e le partnership dell’azienda. L’ultimo giorno di Hoggett in azienda sarà il 1° novembre, secondo un’e-mail interna di Amazon visionata da GeekWire. L’e-mail annuncia che si procederà alla nomina del sostituto nelle prossime settimane. I suoi diretti collaboratori, ovvero Jason Buechel, CEO di Whole Foods, Claire Peters, vicepresidente di Amazon Fresh e Anand Varadarajan, vicepresidente di Worldwide Grocery Product and Technology, riferiranno nel frattempo a Doug Herrington, CEO di Worldwide Amazon Stores.

Amazon aveva ingaggiato Hoggett prendendolo da Tesco proprio per trovare una formula vincente nel riprogettare la modalità stessa  di fare  la spesa. Per ora i risultati sono stati alterni. Hoggett ha introdotto nuovi formati di negozi, chiuso alcuni PDV, ha messo in pausa l’espansione fisica dei punti vendita e stoppato  la tecnologia “Just Walk Out” senza cassa nei grandi negozi Amazon Fresh. Recentemente, l’azienda ha annunciato un progetto pilota per un concept di negozio di piccolo formato accanto (ma operante separatamente) a un Whole Foods Market a Chicago. Tra le altre recenti partenze c’è quella di Jon Jenkins, che in precedenza aveva guidato la divisione tecnologica Just Walk Out di Amazon ed è entrato a far parte di Lime.

Un portavoce di Amazon ha confermato l’uscita di Hoggett: “Dopo quasi tre anni alla testa della nostra attività food, guidando l’organizzazione verso nuovi livelli di impatto e costruendo un team forte che continuerà a rendere la spesa più semplice, veloce e conveniente, Tony Hoggett ha deciso di lasciare Amazon. Ringraziamo Tony per i suoi numerosi successi in Amazon e in particolar modo per ciò che ha costruito i termini di rapporto con i clienti”.

Tony Hoggett è uno dei top manager più importanti a livello mondiale nel retail. Mi aspetto una sua collocazione immediata alla guida di uno dei grandi player del comparto. Probabilmente il colosso di Seattle si è mostrato troppo lento a comprendere le specificità del  retail fisico agli occhi del top manager inglese.  E Hoggett si è convinto di proseguire altrove la sua carriera. Ho sempre pensato che sono i manager a fare l’azienda e i top manager capiscono rapidamente se sono o meno nel posto giusto. Per questo  per Amazon si tratta comunque di un colpo pesante. Vedremo se Andy Jassy pescherà nella squadra di Hoggett (ad esempio promuovendo Claire Peters) o assisteremo ad una riorganizzazione complessiva e quindi ad una ritaratura della traiettoria del business.  Acquisizioni e cessioni comprese. D’altra parte il principale concorrente di Amazon,  Walmart, non solo ha una quota di mercato nei negozi fisici USA del 21% contro il 3% ma ha anche grandi progetti proprio sull’online e non sembra nutrire timori reverenziali nei confronti del concorrente.

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