La Grande Distribuzione tradizionale ha stravinto la sua battaglia sul piccolo commercio. Non è un caso che oggi sia Confcommercio nella sua città simbolo, Milano, a difendere le aperture festive mentre l’associazione principale della GDO, Federdistribuzione, magnanimamente, ne concede qualcuna alle richieste della politica (e dei sindacati). Qualche manager, tra i più sensibili, inizia a manifestare preoccupazioni per la numerosità delle nuove aperture. Altro tema di polemica nel novecento, sottratto ai piccoli esercenti e, senza dimenticare, l’infedeltà del consumatore, che, nel frattempo è passato da una o due insegne preferite a frequentarne almeno cinque o sei. I piccoli commercianti però non sono spariti. Sono ovviamente diminuiti. È rimasto chi si è saputo adattare al cambiamento richiesto. Sarà così anche per le insegne GDO con i suoi formati tradizionali. Avanzano gli specializzati sulla fascia alta dell’offerta, i category killer, i discount e iniziano a proliferare piccoli imprenditori stranieri che presidiano e accompagnano l’immigrazione soprattutto sulla fascia bassa.
Anche I consumatori, da parte loro, cambiano abitudini. Oltre all’infedeltà di insegna sperimentano altre nicchie di opportunità e invitano la stessa GDO a cambiare. Innanzitutto l’online. Gli acquisti dal divano di casa. I dati raccolti dalla ricerca del Netcomm NetRetail Focus Food, presentati durante il Netcomm Focus Food & Grocery, mostrano che i consumatori digitali italiani sono attratti soprattutto dalla convenienza e dalla facilità nell’esperienza d’acquisto online. Spese di consegna e contenimento dei costi di spedizione continuano ad essere un elemento determinante per la scelta del canale e-commerce seguiti dall’efficienza nei servizi di delivery e dalla velocità e dall’affidabilità nella consegna.
Inoltre, dalla ricerca E-commerce Flash Trends in Europe 2024 – Focus Food & Grocery, condotte da Netcomm in collaborazione con Foxintelligence by NielsenIQ, è emersa l’elevata fidelizzazione degli acquirenti nel settore alimentare: oltre il 70% degli acquisti nel 2024 è stato effettuato da clienti abituali, che continuano a preferire lo stesso canale per gli acquisti ripetuti. il mercato complessivo del Food & Grocery in Italia ammonta a 75,5 miliardi di euro nel 2024, con l’e-commerce che copre circa il 6% del totale, pari a 6,4 miliardi di euro. Nonostante una crescita media nei negozi fisici pari all’1,5%, il canale digitale continua a espandersi a un ritmo più sostenuto. Certo i numeri non sono clamorosi ma segnalano un trend con cui misurarsi visto che, a livello globale, il settore dell’e-commerce Food & Grocery ha segnato una crescita più accentuata, con un aumento del 22,8% nel 2024, raggiungendo un valore di oltre 680 miliardi di dollari. In Europa, il mercato ha raggiunto 71,5 miliardi di dollari, con una penetrazione in linea con quella globale destinata a crescere nel quinquennio 2025-2029.