Personalmente pensavo fosse il the, dopo l’acqua, la bevanda più consumata al mondo. Ho da poco scoperto che è il caffè. Solamente l’Italia ne importa ben circa 2 miliardi a valore all’anno. Alcune recenti statistiche dimostrano come la famiglia italiana consumi annualmente circa 38/40 kg di caffè. In testa, come principale consumatore di caffè, c’è il nord Europa. I termini di fatturato annuo: 6,6 miliardi di euro. È il valore di tutti i caffè espressi che sono venduti nei bar d’Italia ogni 365 giorni. La cifra viene riportata da uno studio de “Il sole 24ore”. Lo studio entra più nel dettaglio, riportando come i 149.000 bar sparsi per l’Italia servono in media 175 tazzine di caffè per ogni giorno (il conteggio è stato realizzato escludendo un giorno alla settimana, considerato di chiusura).
Naturalmente il numero di espressi serviti in una giornata varia di parecchio a seconda della tipologia di bar. Nielsen ha evidenziato come in Italia non si possa proprio fare a meno del caffè, evidenziando come ogni italiano beva ogni giorno 1,5 tazzine di caffè espresso e come l’80% degli italiani non sappia rinunciare a questo piacere. Il caffè dei brand italiani è importato anche in Francia, Germania, USA, Austria e Russia. Analizzando il consumo di caffè a livello mondiale il primo posto spetta agli USA con 400 milioni di tazze di caffè consumate ogni giorno, anche se sono molto diverse dalla tazzina di espresso consumata al bar a cui siamo abituati. Per fare un espresso o un cappuccino servono 7 grammi di caffè, quindi, con un chilo di caffè e calcolando gli sprechi si fanno 130 tazzine. E presto la tazzina costerà 2 euro. Una discreta fetta del fatturato totale del bar dell’angolo. (Dati elaborati dall’Ufficio studi della Federazione italiana pubblici esercizi). Va però poi considerato che il maggior costo di un bar è il personale. E quindi l’innovazione tecnologica e organizzativa è destinata a battere lì.
E così mentre i portoghesi superano gli israeliani e la stessa Amazon Go sulle casse automatiche e, in Italia, Esselunga schiera il suo “cobot” in grado di comporre e proporre assortimenti di insalate e simili in tempo reale a Mind, Walmart consente una sperimentazione ai suoi franchisee Ghost Kitchen/One Kitchen di cibo in-store presenti nei Pdv. Richtech Robotics Inc., un’azienda del Nevada fornitrice di robot basati sull’intelligenza artificiale, ha annunciato l’installazione del suo avanzato sistema robotico per bevande, ADAM, presso Ghost Kitchens International Inc. (“Ghost Kitchens”) a Dawsonville, GA. Ghost Kitchens ha un modello di business distintivo e innovativo che coinvolge marchi di ristoranti nazionali e locali che non hanno una sede propria ma utilizzano un’unica cucina per cucinare per il mercato locale e delle consegne a domicilio. Le cucine in stile “Ghost” stanno consolidando il loro posto nel panorama alimentare, fornendo fino all’8,3% delle vendite dei ristoranti negli Stati Uniti. Leggi tutto “Adam. L’AI serve il caffè al bar. Per ora da Walmart..”