More for less. Più A Meno. Bisogna ripartire da qui se si vuole capire cosa vuole essere PAM oggi. Ricordo in Galbani quando si decise di rilanciare negli anni 90 il payoff “Galbani vuol dire fiducia” nato nel 1960, più volte messo in disparte, ma sempre ripreso quando la ragion d’essere dell’impresa, la sua anima, la sua identità diventano fondamentali per tracciare la nuova rotta nelle difficoltà del contesto.
PAM ha oggi, questa necessità. Ripartire dai fondamentali e dai suoi valori fondativi. Un’azienda è innanzitutto il “clima” che vi si respira. Alla presentazione del libro “La spesa degli italiani” ero casualmente seduto vicino al Direttore Acquisti Grocery e Non Food Francesco Mazzucato, dal 1993 in PAM e ad altri dirigenti di lungo corso in azienda. Lo stesso Andrea Zoratti, Direttore Generale dal 2022 vanta un CV aziendale che parte dal 2014. Un manager esperto della “macchina aziendale” di Pam. Ho trovato una bella squadra. Un ottimo punto di partenza per capire dove va un’azienda. E soprattutto se alle parole, tipiche di queste presentazioni, possono poi seguire i fatti.
In Veneto la GDO ha prodotto tante variazioni sul tema. Con una battuta mi verrebbe da dire che dev’essere l’aria. Non è un caso che in quella regione, oltre a PAM che ha conquistato una dimensione nazionale c’è Tosano che da quelle parti sta facendo vedere i sorci verdi a Conad, Eurospin che tiene testa ai due discount tedeschi LIDL e ALDI e che hanno scelto di partire da quella regione per “conquistare” il Paese. Il Veneto è uno dei punti potenzialmente più interessante per comprendere per il futuro della GDO. Conad e Coop restano fuori quota. Nel nanismo complessivo del nostro sistema distributivo, è forse da lì, oltre che dal sud, che può emergere, se i passaggi generazionali funzioneranno, qualcosa di nuovo.
PAM nasce a Padova nel 1958. I suoi fondatori non raggiungevano in tre i cento anni. Oggi sarebbe impensabile nel comparto. Il front man era Tito Bastianello. Uno dei leader storici della GDO italiana. Gli altri due soci erano Giancarlo Dina e Giampaolo Giol. Meno in vista ma altrettanto fondamentali per il decollo dell’impresa e la sua navigazione dal boom economico alla fine del secolo. Oggi Presidente e AD è Arturo Bastianello. Figlio di Tito. Quel modello di sviluppo è ormai finito da tempo. Non solo per PAM. Oggi la sfida è consolidare per ripartire. Tenere testa ai discount rilanciando su qualità, convenienza e sostenibilità “sfruttando” anche il modello di franchising che è stato scelto che valorizza le partnership individuate, ripensare alle grandi superfici di proprietà con l’occhio attento al conto economico e reinventare il mestiere della GDO aggiungendo nuove risposte alle esigenze dei consumatori attraverso l’innovazione e la valorizzazione dei collaboratori. Leggi tutto “Grande Distribuzione. PAM punta sulla squadra..”