È un obiettivo difficilissimo da realizzare di questi tempi ma estremamente significativo: contribuire a contrastare la povertà educativa, offrendo ai giovanissimi che vivono nei quartieri più disagiati, non solo delle grandi città, la possibilità di praticare gratuitamente un’attività sportiva a propria scelta e di partecipare a laboratori educativi sui valori positivi dello sport, sulla corretta alimentazione e stili di vita sani. È questo l’impegno assunto dalle cinque cooperative Conad.
“Sport Never Stop” è l’interessante iniziativa presentata a Milano, con il patrocinio di Comune e Città metropolitana che coinvolgerà otto città italiane (Milano, Bergamo, Genova, Venezia, Perugia, Napoli, Catanzaro e Brindisi), con l’obiettivo di raggiungere oltre 1.500 bambini tra i 6 e i 10 anni, grazie al coinvolgimento delle scuole partner di Fondazione l’Albero della Vita, dove si svolgeranno i percorsi educativi di pedagogia e sana alimentazione. I laboratori didattici sono rivolti sia ai bambini che alle loro famiglie, per promuovere i valori dello sport, come impegno, costanza, lealtà, leadership positiva, gestione dei conflitti e delle sconfitte, e sensibilizzare sull’importanza di uno stile di vita sano e un’alimentazione bilanciata. Il progetto è portato avanti e sostenuto da una partnership importante tra Fondazione L’Albero della Vita ETS un’organizzazione impegnata in Italia e a livello internazionale insieme alla Fondazione Conad ETS, un ente del terzo settore istituito per volontà di Conad per promuovere iniziative di sostenibilità sociale e ambientale sostenute dalle 5 Cooperative associate a Conad (Conad Nord Ovest, Conad Centro Nord, CIA-Commercianti Indipendenti Associati, Conad Adriatico, PAC 2000A) sui territori di riferimento, valorizzandole su scala nazionale.
In Italia abbiamo quasi 1 milione e 400mila minori che vivono in povertà assoluta e altri 2,2 milioni in povertà relativa. Significa che un quarto dei nostri concittadini più giovani, parte svantaggiata in un contesto in cui la conoscenza, il coinvolgimento e l’apprendimento continuo sono fondamentali anche per la tenuta del tessuto sociale e dell’economia. (leggi qui). In Italia oltre 7 minori su 10 (il 70,5%) tra i 3 e i 19 anni non ha mai visitato una biblioteca. Il 39,2% non ha mai svolto attività sportiva e il 16,8% (tra i 6 e i 19 anni) non ha avuto accesso a spettacoli ed eventi culturali (cinema, teatri, musei). I dati Istat 2023 fotografano così la povertà educativa nel nostro Paese. Milano è una città dove si nota la polarizzazione tra chi ha accesso e chi non ha accesso alle opportunità educative. Povertà che si concretizza in rinunce che penalizzano bambini e ragazzi: il 37% non può permettersi doposcuola e sostegno allo studio con aumento del rischio bocciatura e dispersione. Il 38% non può iscrivere i figli ad attività sportive e il 20% non può comprare i libri scolastici. Ovviamente nessuna vacanze, ma anche difficoltà ad accedere alle cure mediche.
Dopo famiglia e scuola, lo sport rappresenta un importante strumento educativo. Non può essere un privilegio solo per pochi. Per questo è necessaria una stretta collaborazione tra istituzioni, scuola e terzo settore per favorire, oltre che l’apprendimento di competenze e abilità, anche la promozione di valori positivi e universali tipici dello sport, che garantiscano a tutti i bambini e le bambine la possibilità di immaginare e costruire un futuro migliore per sé stessi e per gli altri. Solidarietà, lealtà, rispetto, impegno, costanza, condivisione, leadership positiva rappresentano infatti valori fondanti di una società più giusta e sono allo stesso tempo strumenti fondamentali per costruire abilità trasferibili in altri contesti: culturali, scolastici e infine lavorativi. Oltre 1.500 bambini (distribuiti in 14 Istituti Comprensivi) parteciperanno a percorsi laboratoriali della durata di 8 mesi, con due principali focus: Educazione alla sana alimentazione e promozione dell’empowerment e dello sviluppo personale, attraverso percorsi motivazionali, arricchiti da testimonianze di atleti e role-model, e con un approccio esperienziale e coinvolgente, che consentirà di acquisire competenze trasversali utili nella vita, nello sport e nel percorso formativo.
“Siamo orgogliosi di sostenere un progetto sociale che si distingue per due peculiarità importanti: pone l’accento sulla qualità dell’intervento, perché offre ai bambini che vivono in contesti socialmente complessi un percorso davvero intenso sia dal punto di vista sportivo che educativo e nasce facendo rete con altri attori, quindi collaborando con scuole, istituzioni, enti del terzo settore e famiglie, con l’obiettivo di unire le forze per migliorare il benessere di un’intera comunità” – ha affermato Maria Cristina Alfieri, Segretario generale e Direttrice di Fondazione Conad ETS. Impegno sostenuto e confermato da Francesco Avanzini, Direttore Generale di Conad Consorzio Nazionale: “In un mondo in cui la povertà educativa rappresenta ancora una sfida significativa, è fondamentale adottare approcci innovativi e inclusivi per supportare i bambini e i giovani che vivono nei quartieri più svantaggiati delle nostre città”.
Impegno rilanciato da Ivano Ferrarini, Amministratore Delegato di Conad Centro Nord: ”La nostra cooperativa crede fermamente nel potere trasformativo dello sport e della cultura come mezzi per promuovere la crescita personale, la coesione sociale e la resilienza nei contesti più complessi e da Maurizio Pelliconi, Presidente CIA Conad: “Sport Never Stop” è un progetto corale: Attraverso la Fondazione, i Soci e le Cooperative Conad intervengono sul territorio per sostenere progetti che consentono opportunità culturali, sportive e formative ai giovani con un ridotto accesso a strutture dedicate alla loro crescita armonica. La nostra Cooperativa è da sempre attenta e sensibile verso le nuove generazioni, in particolare verso coloro che vivono condizioni meno fortunate”.