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Il veganismo, da movimento marginale, sta assumendo un’altra dimensioni. Per ora, più altrove che da noi. Ma comunque è la tendenza di un fenomeno che va monitorato. I prodotti vegani non contengono nessun ingredienti di origine animale: Niente carne, niente ossa, nessun latticino né uova e niente miele. Un’alimentazione ritenuta impossibile fino a pochi anni fa. Da noi lo è in parte ancora oggi.  Anche se qualcosa sta cambiando. Una dieta vegana ben pianificata e seguita da un nutrizionista può essere sana e nutriente, ma ci sono alcuni rischi per la salute da tener presente. Soprattutto per quanto riguarda i bambini e gli anziani.  Quindi, è comunque importante evitare diete fai da te.

Non ci sono però solo i vegani. Alcune persone a volte evitano la carne. Altre vogliono fare qualcosa per il clima. Persone diverse scelgono alternative vegetali per vari motivi. Chi vuole provare qualcosa di particolare  sa che quasi ogni giorno arrivano sul mercato nuove alternative basate su proteine vegetali. E il loro sapore migliora costantemente. La domanda di prodotti vegani è in continua crescita e con essa aumenta anche la varietà di prodotti nel campo dell’alimentazione vegana. Per sostenere questo sviluppo e renderlo visibile ogni anno vengono assegnati i PETA Vegan Awards nella categoria cibo per premiare aziende e prodotti che si distinguono per le loro proposte vegane particolarmente innovative. La varietà di prodotti vegani è in continuo aumento sia nel commercio al dettaglio che nel settore della ristorazione. Quest’anno REWE in Germania ha vinto nella categoria “Migliore varietà vegana” con “REWE Voll Pflanzlich”, il primo supermercato completamente vegano della Germania.

Con oltre 2.700 prodotti di origine vegetale, REWE dimostra quanto sia diventata diversificata quel tipo di offerta. Inaugurato a Berlino-Friedrichshain nell’aprile 2024, ogni settimana, vanta una media di 5.500 clienti. “Abbiamo messo tutti tanta passione nel creare questo mercato speciale. L’obiettivo era ed è quello di rendere la spesa a base vegetale facile per tutti. “Siamo quindi molto onorati di ricevere il premio PETA”, afferma la responsabile del progetto Isabell Kroll. Particolarmente apprezzati sono i prodotti da forno e le creme prodotte fresche sul mercato. I marchi propri REWE Bio + vegan e REWE Bio sono ampiamente rappresentati. Tra questi rientrano i prodotti vegetali di maggior successo di REWE, come la bevanda d’avena, il tofu affumicato e le polpette di falafel. La gamma interamente vegetale semplifica la scelta per i clienti che seguono una dieta vegana. REWE è il principale rivenditore di prodotti alimentari di origine vegetale in Germania. Lo dimostrano gli studi attuali (Dati NielsenIQ Homescan, Food Vegan Total, MAT fino alla settimana 43 2024, Spesa, LEH+DM in Germania), i clienti acquistano la maggior parte degli articoli di origine vegetale negli oltre 3.800 negozi in tutto il Paese.

Secondo  un sondaggio rappresentativo, REWE quindi è il numero uno nel settore dei prodotti vegetali sia in termini di vendite che di volume. Anche lo studio sui prezzi di ProVeg (Fonte: ProVeg PriceStudy 2024) conferma che REWE offre la migliore disponibilità di alternative vegetali. Con una media di 1.800 prodotti vegani a marchio e private label e più di 300 diversi articoli di frutta e verdura per negozio, offre un’ampia varietà di nutrizione a base vegetale. Questa scelta  aiuterà l’azienda a ridurre le sue emissioni di carbonio e l’impatto sulla natura, oltre a incoraggiare le persone a raggiungere gli obiettivi nutrizionali offrendo opzioni gustose, nutrienti e convenienti, per soddisfare stili di vita e preferenze diversi.

I dati di “Veganuary 2024” confermano che l’iniziativa ha un impatto importante  sulle scelte alimentari e rappresenta un’opportunità per riflettere. Nata nel 2014 nel Regno Unito si è diffusa praticamente ovunque e accompagna le persone a provare un’alimentazione vegetale con ricette e consigli quotidiani completamente gratuiti. Dal lancio di Veganuary oltre 3 milioni di persone al mondo si sono iscritte alla sfida. Nel 2022 l’Italia era al quinto posto per numero di iscrizioni e Milano era la terza città al mondo per partecipanti, dopo Santiago e Londra. Secondo il sondaggio finale dello scorso anno, l’82% dei partecipanti ha dichiarato di voler apportare cambiamenti alla propria dieta. Questo include sia chi ha deciso di adottare un’alimentazione completamente vegetale, sia chi si è impegnato a ridurre il consumo di prodotti di origine animale almeno del 50%. Il dato si cui riflettere  è che il 30% degli italiani, circa 17 milioni di persone, ha sentito parlare dell’iniziativa, dimostrando la crescente attenzione verso il tema della sostenibilità alimentare. Nel 2025, il sostegno all’iniziativa ha raggiunto livelli record, con 64 aziende e 40 ristoranti che hanno aderito in Italia.

Il Rapporto Italia 2024 di Eurispes, pubblicato a metà dello scorso anno, ha messo in luce un cambiamento rilevante nelle abitudini alimentari del Paese. Il 7,2% degli italiani si definisce vegetariano, mentre il 2,3% segue una dieta vegana. Un altro 5% afferma di aver adottato una dieta vegetariana in passato. In totale, il 9,5% degli italiani evita il consumo di carne o prodotti di origine animale, un dato in crescita rispetto al 6,6% rilevato nel 2023. Tra le nuove tendenze alimentari, sono sempre più diffuse anche le diete “senza”, che escludono determinati ingredienti. Gli alimenti senza lattosio sono i più consumati (30,9%), seguiti da quelli senza zucchero (25%), senza glutine (21%), senza lievito (18,3%) e senza uova (13,8%). Curiosamente, sono soprattutto le persone che non sono intolleranti a prediligere questi prodotti, piuttosto che coloro che hanno una vera e propria intolleranza certificata. Oltre alle diete senza, altre tendenze stanno guadagnando terreno.

Il 33,5% degli italiani consuma regolarmente mix di frutta secca e semi, il 25,2% utilizza alimenti proteici e il 22,6% si affida agli integratori alimentari. Il 51% dei consumatori di carne sottolinea il proprio impegno a ridurne il consumo. Nel mercato italiano gli alimenti a base vegetale, sono in crescita costante (nonostante gusto e livello dei prezzi). 641 milioni di euro nel 2023, con un aumento del 16% dal 2021. Nel  2024 si stima un aumento del valore delle vendite del 10,4%, un aumento delle vendite unitarie del 13,6% e un aumento dei volumi di vendita del 10,5% rispetto allo stesso periodo del 2023.Altrove la tendenza è più marcata. Che si tratti di catene di fast food che lanciano hamburger a base vegetale o di intere corsie di supermercati dedicate ad alternative senza carne, l’industria alimentare sta prendendo una diversa direzione di marcia.

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