PAM recupera e rilancia sulla Marca Privata

Andrea Zoratti ce l’ha fatta. Nel febbraio del 2022 gli avevo augurato  un sincero “In bocca al lupo!”. Si apprestava a sostituire Giampiero Corbari che aveva appena lasciato l’azienda. Il  lavoro del manager cremonese,  con una grande esperienza di gestione nelle operations dell’industria alimentare, era arrivato ad un punto di non ritorno. La proprietà di PAM abituata ad una gestione soft del management e del contesto non voleva né un passaggio traumatico né altri esterni in un momento di affanno. C’era da recuperare un clima interno deteriorato ed evitare ulteriori tensioni sociali.  Corbari aveva portato avanti una profonda revisione,  ormai quasi completata, dei negozi, anche con soluzioni organizzative innovative. Un buon lavoro da ingegnere esperto ma non era riuscito a conquistare il cuore di quel mondo. Io scontro con il sindacato ha poi aperto una ferita e l’anima collaborativa tipica della cultura veneta dell’azienda, ne aveva risentito.

Andrea Zoratti è stata quindi la scelta giusta con Lorenzo Seccafien direttore operativo. Recuperato il clima interno e ammortizzate le tensioni organizzative nel 2022, l’anno successivo  si è chiuso con un fatturato di 3,5 miliardi di euro (+12,9% rispetto al 2022). Pam Panorama, opera con le insegne Pam, Panorama, Pam local e Pam City con oltre 600 punti vendita che compongono la rete Pam Panorama, tra diretti, in franchising e in master franchising. Sono  presenti in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Puglia e Campania. L’equilibrio in parte ritrovato tra fatturato e margini ha ridato fiducia e una spinta alla crescita.

Mentre altre insegne si stanno ancora oggi interrogando su, prossimità,  discount e franchising, Pam Panorama, è stata tra le prime ad aver scommesso su queste formule e formati. Forse non ha sfruttato il vantaggio competitivo né hanno mai pensato in grande. Ma questo è un po’ il limite dei veneti. Nella GDO il “braccino” è sempre corto.  Comunque  gli  investimenti sono stati confermati. Così come il  progetto del nuovo polo logistico di Alessandria (il sesto Polo Pam in Italia), pur rinviato per problemi politici locali e che doveva sorgere nel quartiere Europa poi spostato alla zona D8 di Spinetta Marengo. Se non succederà altro dovrebbe entrare in funzione verso la seconda metà del 2026. Intanto sta proseguendo la riqualificazione della rete di vendita e le nuove aperture, tra gestione diretta e franchising. Nel 2023 la società proprietaria dei supermercati Kanguro, presente con 10 punti vendita in provincia di Belluno, ha sottoscritto un accordo di collaborazione grazie al quale Pam debutterà in una provincia non ancora presidiata e i negozi Kanguro possono così offrire ai clienti un maggior assortimento, arricchito dalla marca privata targata Pam.

Prosegue quindi l’investimento sulla prossimità, con il format Local, e l’impegno nel franchising con i partner. Sulle grandi superfici continuano gli esperimenti per ridurre gli spazi cedendoli a terzi e a nuove attività. Sull’ecommerce, il conto economico, lo relega in secondo piano. Rimane in piedi le collaborazioni dell’azienda, con Amazon su Roma e Pam a Casa. Un altro segnale che le intuizioni non mancano. Semmai mancano gli “schèi” per andare oltre.

Infine un ottimo segnale viene dalla MDD. Pam Panorama conferma la centralità della marca del distributore nella propria strategia. 3.200 referenze e 11 linee a marchio, che fanno  registrare nel 2024 una crescita a doppia cifra del fatturato, pari a circa 330 milioni di euro, e un incremento della quota di mercato del 2%, superiore alla media del settore. Tra le nuove proposte  spicca Tesori dell’Arca, il brand dedicato ai prodotti di alta qualità a prezzi competitivi. Si affiancano le linee storiche come Pam, Calici DiVini, BIO, Semplici e Buoni, Fresche Bontà, Baby, Arkalia, Arkalia BIO, Eco e Zòa, ciascuna ideata per soddisfare esigenze specifiche. L’azienda punta a raggiungere 3.600 referenze entro il 2025 e a portare le private label al 30% del fatturato entro il 2026, rispondendo alle esigenze di una clientela sempre più attenta alla qualità e alla convenienza.

“Abbiamo elevato il prodotto a marchio, unendo convenienza e qualità, per offrire ai clienti prodotti di valore a prezzi competitivi. Inoltre, abbiamo investito nei freschi – carne, pesce e ortofrutta – settori nei quali eccelliamo grazie al centro carni di Firenze e alla nostra flotta di pescherecci,” spiega Riccardo Martinelli, Direttore Divisione Prossimità e Acquisti di Pam Panorama.

“Il successo delle nostre linee a marchio è il risultato di una visione strategica e di un lavoro di squadra,” sottolinea Gerardo Luca Sinesi, Responsabile Private Label Pam Panorama. “Abbiamo investito in un team multidisciplinare per presidiare ogni fase, dalla selezione dei fornitori allo sviluppo dei prodotti, dal packaging alla comunicazione nei punti vendita. Questo approccio ci ha permesso di conquistare la fiducia dei clienti, consolidando la nostra posizione come partner affidabile per la spesa quotidiana.” Pam Panorama rimette così al centro i suoi punti di forza e la sua distintività sintetizzata nel rilancio del  claim “Più A Meno”. Lo sforzo nella marca privata lo valorizza ulteriormente e lo rende ancora più credibile nel rapporto con i clienti. (in collaborazione con Retail&Food)

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